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Jim Hopper di Stranger Things è il miglior papà delle serie TV

Nel giorno della festa del papà, ci si domanda – tra le altre cose – quale sia il miglior papà che abbiamo visto in una serie TV: serie TV – questo va detto – che sono sempre più avare di punti fermi. La scelta però, oggi ricade su un papà molto particolare: Jim Hopper della fortunata serie TV, Stanger Things.

Partiamo dal principio: Hopper, non è il padre biologico di Undici. Ma di lei si è preso cura, spesso sbagliando: lui dal carattere burbero e – al tempo stesso – premuroso.

Lei, ‘Undi‘ è speciale, mentre Hopper, che una figlia l’aveva perdura, ne ritrova un’altra, speciale e inattesa. Atteggiamenti sbagliati, perpetui errori: e poi la pre-adolescenza di una ragazza unica. Eppure, ad Hopper non puoi non volere bene. Lui alla fine si sacrifica – già, come dovrebbe fare un buon padre – e a conclusione dell’ultima stagione, arriva una lettera forte, intensa e dolce: la lettera che forse ogni figlio vorrebbe ricevere dal proprio padre.

Educativo, empatico, amorevole e pure lui inatteso: il miglior padre, oltre ogni previsione.


Jim Hopper di Stranger Things è il miglior papà delle serie TV


Jim Hopper di Stranger Things: la lettera scritta per Undici


C’è una cosa di cui volevo parlarvi. So che è una conversazione difficile, ma voglio molto bene a entrambi. E so che anche voi vi volete molto bene, motivo per cui credo sia importante stabilire delle regole in futuro in modo tale da costruire un ambiente in cui sentirci a nostro agio, con fiducia e disposti a condividere i nostri sentimenti.

Sentimenti.

Sentimenti.

Dio. La verità è per tanto tempo ho dimenticato cosa fossero. Ero bloccato in un luogo. Una caverna, potremmo. Una caverna buia e profonda. Finché non ho lasciato degli Eggos nei boschi e tu sei entrata nella mia vita. Per la prima volta dopo tanto tempo, ho ricominciato a provare qualcosa. Ho iniziato a essere felice. Ultimamente, però mi sono sentito lontano da te. Come se tu ti stessi allontanando da me. Mi mancano i giochi da tavolo la sera, fare waffles spettacolari a tre strati al tramonto, guardare film western insieme prima di crollare dal sonno.

Ma stai diventando grande, cresci, cambi. E credo, se devo essere sincero, che questo mi spaventi. Non voglio che le cose cambino. Quindi credo che forse è per questo che sono venuto qui, per tentare forse di fermare quel cambiamento. Per portare indietro il tempo e far tornare tutto come prima. Ma so di essere ingenuo. Non è così che funziona la vita. Va avanti, va sempre avanti, che ti piaccia o no. E sì, a volte è doloroso. A volte è triste. E a volte, è sorprendente. Gioioso.

Perciò sai che ti dico? Continua a crescere piccola. Non lasciare che io ti fermi. Commetti i tuoi errori, impara da essi. E quando la vita ti fa male, perché te ne farà, ricorda quel dolore. Il dolore fa bene. Significa che sei fuori da quella caverna. Ma, ti prego, se non ti dispiace, per amore del tuo povero e vecchio papà, tieni la porta aperta di dieci centimetri.


Immagine di copertina, tratta dal video.