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I bambini e la guerra vista in TV, la psicologa: “I bambini vanno tutelati da immagini inappropriate”


Chi ha figli, e in particolare modo figli ancora piccoli, sa che affrontare con loro i temi di l’attualità – e soprattutto la guerra in corso tra Russia e Ucraina – è una delle questioni più dedicate, spinose e complesse. E lo sanno a ragion veduta, perché in molti hanno condiviso le reazioni turbate dei propri bambini che – a torto o ragione – si sono ritrovati di fronte (per esempio) ad un normalissimo telegiornale: loro, la TV e quelle immagini durissime da mandar giù, relative ad una guerra che ci tocca così da vicini. Una guerra che mediaticamente, tocca anche i più piccoli urtando la loro sensibilità.

In questo territorio inesplorato, c’è molto di cui parlare: da un lato c’è il rischio di sovraesporre i bambini a ciò che farebbero difficoltà a codificare, ma d’altro canto, facendo finta di niente, si rischierebbe di generare un altro tipo di problema. La cosiddetta “campana di vetro” – com’è noto – non è mai la soluzione. Ma allora, cosa devono fare i genitori per rapportarsi correttamente con i propri figli, dovendo affrontare questo tema?
Questa mattina Anna Pettinelli e Sergio Friscia hanno intervistato la psicopedagogista e psicoterapeuta Maria Rita Parsi. La domanda è semplice e diretta: come facciamo a raccontare tutto questo ai bambini?


“Ci sono varie fasce d’età. Ma i più piccoli andrebbero salvaguardati e tutelati da immagini inappropriate. Dai sei anni, va fatta una selezione di quello che vedono, ma a loro va anche spiegato cosa succede quando non viene rispettata ciò che è essenziale nella vita delle famiglie e più in generale delle persone: la pace. La pace, che è la possibilità per uomini e donne di sedersi attorno a un tavolo e discutere dei problemi che hanno.”


Maria Rita Parsi non si è limitata a parlare della violenza della guerra, ma anche della violenza verbale, cui assistono i più piccoli all’interno delle proprie famiglie, sostenendo che intelligenza e dialogo sono il principio per la soluzione di ogni problema. I bambini sono dunque al centro di un bombardamento perenne, un bombardamento spesso anche solo verbale, capace di provocare danni complicati e che rischiano di avere ripercussioni a lungo termine.


“Le bombe bombardano, ma anche le parole bombardano. Agli adulti chiedo di essere pacifici all’interno delle proprie famiglie e dialoganti possibili, sperando che ci sono situazioni che uomini malati e piegati dalla loro capacità di essere umani, mettono in moto con le guerre per scontrarsi per cose che si suonerebbero col dialogo.”



I cinque punti di Maria Rita Parsi per raccontare la guerra ai propri figli



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Anna Pettinelli e Sergio Friscia sono in onda su RDS dalle 10 alle 12 e anche sul canale 265 del Digitale Terrestre. Ascoltali in diretta radio, sul nostro sito, oppure utilizzando la nostra APP.


Immagine di copertina: LaPresse