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Addio Carrie Fisher, principessa dei nostri sogni

Roma – E’ morta a 60 anni Carrie Fisher, indimenticabile principessa Leila nella saga di Star Wars, fin dal primo film della serie diretto da George Lucas nel 1977. L’attrice americana aveva avuto un infarto durante un volo da Londra a Los Angeles pochi giorni fa, era stata ricoverata in terapia intensiva ma le sue condizioni sembravano migliorare. Si è spenta il 27 dicembre.


Figlia d’arte, la madre l’attrice Debbie Reynolds e il padre il cantante Eddie Fisher, fin da piccola volle seguire le loro orme nel mondo dello spettacolo. Il suo personaggio di Leila, l’eroina femminile di Guerre Stellari l’ha resa famosa in tutto il mondo, ed era tornata a ricoprire quel ruolo un anno fa ne “Il risveglio della forza”, l’inizio di una nuova trilogia diretta da J.J. Abrams, per la gioia di tutti i suoi fan.


Oltre a Star Wars, ha recitato in molti altri film, ma sempre in ruoli minori, dai “Blues Brothers” di John Landis ad “Hannah e le sue sorelle” di Woody Allen. Una vita non sempre facile la sua, lontana dai riflettori di Hollywood: la dipendenza dalla droga, raccontata anche nel libro autobiografico “Cartoline dall’inferno” e la diagnosi di un disturbo bipolare che fece fatica ad accettare, salvo poi iniziare a battersi per i diritti delle persone con malattie mentali.


I fan l’hanno sempre amata e sostenuta. Carrie Fisher aveva appena annunciato una serie di presentazioni del suo nuovo libro “The Princess Diarist”, in cui raccontava per la prima volta della storia d’amore durata solo tre mesi con Harrison Ford sul set di Star Wars. I suoi compagni della saga piangono la sua morte. Lo stesso Ford su Twitter ha scritto: “Sono scioccato e triste per la morte della mia cara amica Carrie, i miei pensieri sono per lei, la famiglia e gli amici”. E Mark Hamill, l’attore che interpretava Luke Skywalker, ha twittato: Non ci sono parole. Sono devastato. (“No words, #Devastated”), pubblicando una foto con la principessa Leila.