Roma – Polizia in tenuta antisommossa è intervenuta con i gas lacrimogeni per sedare le proteste scoppiate a Kisumu, nel nord-ovest del Kenya, città roccaforte dell’opposizione. Nel quartiere di Kondele, già epicentro delle violenze post-elettorali del 2007, sono stati dispiegati dei camion-idranti per spegnere i roghi di pneumatici appiccati dai manifestanti. Un elicottero della polizia sorvola l’area.
Il presidente uscente Uhuru Kenyatta risulta in testa alle elezioni presidenziali keniane che si sono svolte l’8 agosto con il 54,89% delle preferenze, secondo i risultati ancora provvisori. Un esito fortemente contestato dall’opposizione, il cui leader Raila Odinga è accreditato al 44,28% dei voti, circa 1,3 milioni in meno rispetto al suo avversario. Odinga ha denunciato brogli e definito il risultato una “farsa di enorme gravità”.
“Abbiamo bisogno che i risultati siano dati seriamente. Il modo in cui li stanno gestendo, avrebbero dovuto stare attenti, devono tenere conto della vita delle persone. Il domani è per le nostre vite. Non lasciateli essere avidi di soldi o leadership”, spiega questo manifestante.
Le violenze post-elettorali del 2007 durarono due mesi, provocando 1.100 morti e 600.000 sfollati.