Roma – C’è anche l’Italia tra i Paesi citati dalla Commissione europea come coinvolti nella questione delle uova contaminate. Una portavoce della Commissione Ue a Bruxelles ha riferito che sono 15 i Paesi interessati dalla crisi, specificando che questi hanno importato uova dalle imprese che hanno commercializzato partite contaminate dal fipronil, un insetticida. Quindi non è automatico che siano state commercializzate uova con potenziale tossico.
I Paesi membri dell’Ue coinvolti nello scandalo sono Belgio, Olanda, Germania, Francia, Svezia, Gran Bretagna, Austria, Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Danimarca.
Tuttavia, la Commissione sottolinea come i Paesi in cui è stato “confermato l’utilizzo illegale del prodotto” sono solo quattro, ovvero Olanda, Belgio, Germania e Francia; gli altri, Italia compresa, “hanno ricevuto delle importazioni provenienti da questi quattro Paesi” (il che non implica necessariamente che siano già stati distribuiti per la vendita).
“Ho degli amici che hanno dei polli – dice Carine, una consumatrice – e prendo le uova fresche da loro. Altrimenti, se dovessi acquistarle, prenderei quelle allevate a terra. Sarei più tranquilla e non avrei paura. Non c’è nessun problema, perché sono comunque monitorati”.
“Continuo a mangiare uova – prosegue – sia che siano uova dei miei amici che uova comprate al supermercato”.
“Sono più diffidente. Questo è un danno grosso perché amo le uova, penso siano un prodotto sano. Ho sempre avuto l’abitudine di comprare uova biologiche”, dice questa consumatrice, impiegata alla Commissione europea.