Roma – Disperato sfogo di Sinead O’Connor in un video di 11 minuti postato su Facebook: la voce di “Nothing Compares 2 U” ha confidato in lacrime cosa sta accadendo nella sua vita e come si senta sola. A farle compagnia c’è solo lo psichiatra. Se non fosse per lui si sarebbe già tolta la vita. Alcuni estratti della sua straziante confessione.
“Spero che questo video possa essere utile in qualche modo, non a me, ma il fatto che nel mondo ci sono milioni e milioni di persone che sono come me”, esordisce così Sinead, poi inizia a raccontare.
“Vivo in un Travelodge motel (…) nello sprofondo del New Jersey, ho dovuto lottare contro un calcolo renale, sono da sola, e non c’è nulla nella mia vita ad eccezione del mio dottore, del mio psichiatra, la persona più dolce al mondo che dice che io sono il suo eroe, questa è l’unica cosa che mi tiene in vita al momento, il fatto che io sono il suo eroe… E questo è patetico”, si autocommisera.
“Voglio che tutti sappiano cosa significa, e perché faccio questo video. Le malattie mentali sono come le droghe, non interessa loro chi sei, sono uno stigma, non importa chi sei: improvvisamente tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano come una m***. Quando sei arrabbiato o ferito perché lo stanno facendo. È come una caccia alle streghe, ti additano per strada. Guarda, guarda, questo è il motivo per cui non vogliamo saperne di te (piange)”, confessa disperata.
“Non sono ancora viva per me, se fosse per me me ne sarei già andata, dritta dritta da mia mamma, perché sono due anni che cammino da sola su questa terra, come punizione per essere malata mentalmente”, conclude.
La cinquantunenne cantante di Dublino è lontana da tempo dalle scene. L’ultimo album, “I’m Not Bossy, I’m the Boss” (‘Non sono autoritaria, sono il boss’), risale al 2014. Già nel novembre del 2015 aveva pubblicato sul suo profilo Facebook quello che è sembrato essere un ultimo messaggio prima del suicidio prima delle rassicurazioni da parte delle autorità irlandesi. Poi a maggio sparì dopo essere uscita per un giro in bicicletta, mentre si trovava a Chicago.