Il “lockdown” obbligatorio e necessario per arginare al più presto lo stato di emergenza dovuto al diffondersi del Coronavirus ha portato una conseguenza apprezzabile. La quarantena infatti ha influito beneficamente a ridurre drasticamente l’inquinamento atmosferico delle maggiori metropoli. A Milano, Roma, Madrid e Lisbona si sono registrati dati importanti per quanto riguarda la qualità dell’aria. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, l’impatto delle misure prese per arginare il diffondersi dell’epidemia ha diminuito nelle ultime settimane le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) – inquinante emesso principalmente dai mezzi di trasporto -, in molte città.
“I dati dell’EEA mostrano un quadro accurato del calo dell’inquinamento atmosferico, soprattutto a causa della riduzione del traffico nelle città” – spiega Hans Bruyninckx, Direttore Esecutivo di EEA – “Tuttavia, affrontare i problemi relativi alla qualità dell’aria a lungo termine richiede politiche ambiziose e investimenti lungimiranti. Pertanto, l’attuale crisi e i suoi molteplici gli impatti sulla nostra società lavorano contro ciò che stiamo cercando di ottenere, che è una transizione giusta e ben gestita verso una società resiliente e sostenibile“.
La riduzione del traffico ha rallentato le concentrazioni medie di NO2, rendendole inferiori di almeno il 24% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Rispetto alle stesse settimane dell’anno scorso, a Roma, le concentrazioni medie di NO2 sono risultate inferiori del 26-35%.
A Barcellona, la riduzione è stata del 55%. Madrid registra un caldo del 41%, mentre a Lisbona, rispetto alla stessa settimana del 2019, la riduzione è stata del 51%.
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