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Il web boccia la breakdance alle Olimpiadi: presa di mira l’australiana e la sua performance da zero punti


La recente introduzione della breakdance alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha generato un’ondata di polemiche online, con particolare attenzione all’atleta australiana Rachael Gunn, nota come “Raygun“. La sua performance è diventata rapidamente virale, ma non per le ragioni migliori. Gunn, che si è presentata con un’eccentrica routine durante la fase preliminare, è stata aspramente criticata sui social media, soprattutto dopo aver ricevuto un punteggio di zero punti e un’eliminazione immediata.


I commenti del web alla performance da zero punti dell’australiana


I commenti online si sono concentrati principalmente sulla natura non convenzionale dei suoi movimenti, con alcuni utenti che hanno deriso la sua esibizione. Una delle mosse più criticate è stata un “salto da canguro” che ha suscitato ilarità e sconcerto tra il pubblico. Meme e video che ridicolizzano la sua esibizione si sono diffusi rapidamente, facendo di Gunn un bersaglio su larga scala.



In risposta alle critiche, alcuni membri della comunità del breaking e rappresentanti australiani hanno difeso Gunn, sottolineando il coraggio necessario per competere a livello olimpico e ricordando che la breakdance è un’arte che abbraccia l’espressione personale e l’individualità. Tuttavia, il dibattito rimane acceso, con molti che si chiedono se questo tipo di performance (e in generale la breakdance) si meritino un posto sull’ambito palco olimpico.


Nonostante le critiche, l’episodio di Raygun ha portato la breakdance sotto i riflettori, stimolando una discussione globale sulla natura dell’arte, dello sport e dell’intrattenimento nell’arena olimpica. Resta da vedere come questo influenzerà la percezione e l’evoluzione della breakdance nelle future edizioni delle Olimpiadi.


Foto: X.