Nascosto sull’isola di Awashima, nel Mare Interno del Giappone, c’è un ufficio postale unico nel suo genere. È l’”Ufficio Postale alla Deriva”, in giapponese “Hyōryū Yūbinkyoku” (漂流郵便局), ed è un’installazione artistica unica nel suo genere. Realizzata nel 2013 dall’artista Saya Kubota per la Triennale d’Arte di Setouchi, questa struttura non è un ufficio postale ordinario. Vediamo come funziona.
L’ufficio postale che accoglie lettere per chi non c’è più nella nostra vita
Questo ufficio postale speciale non elabora corrispondenza per indirizzi specifici, ma accoglie lettere che non hanno un destinatario definito, offrendo uno spazio simbolico e sicuro per parole che non troveranno mai una destinazione convenzionale.
L’idea alla base dell’Ufficio Postale alla Deriva è profondamente emotiva e riflessiva. Le lettere inviate a questa struttura, infatti, sono spesso destinate a persone che non ci sono più, o a coloro con cui non si ha più contatto, oppure sono semplicemente parole che i mittenti sentono il bisogno di esprimere senza aspettarsi una risposta.
È un luogo che accoglie dolori, ricordi, desideri e pensieri non detti, offrendo uno sfogo a sentimenti che normalmente resterebbero inascoltati. I visitatori e i curiosi possono persino leggere alcune delle lettere, creando un’esperienza di condivisione unica e un collegamento empatico con sconosciuti.
L’ufficio è curato da Motonori Utsunomiya, ex impiegato delle poste, che gestisce lo spazio e accoglie chi vuole lasciare una lettera. Ogni missiva è trattata con rispetto e delicatezza, amplificando il senso di sacralità del luogo.
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