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Nel 2031 verrà distrutta la Stazione Spaziale Internazionale: ecco quanto costerà e come avverrà


La ISS ha segnato un’epoca ed è stata – e ancora è – sicuramente un simbolo indelebile nella lunga corsa dell’uomo verso lo spazio. Ma la Stazione Spaziale Internazionale, come ogni altra cosa, ha un suo ciclo vitale: e da questo ciclo vitale, si determina l’affidabilità del solo habitat che l’uomo ha nello spazio. Almeno fino ad oggi.

I lavori di costruzione sono iniziati nel 1998, mentre la ISS entra in funzione (con il personale a bordo) il 2 novembre del 2000. Da quel dì, si sono succeduti astronauti ed esperimenti, sono stati aggiunti moduli e migliorie: ma il tempo, benché sia intangibile, gioca un ruolo anche nello spazio, e ad oggi la ISS si avvicina alla conclusione del suo ciclo vitale.


Nel 2031 verrà distrutta la Stazione Spaziale Internazionale




Nel 2031 la Stazione Spaziale Internazionale verrà fatta disintegrare nella nostra atmosfera: per questo gli USA hanno stanziato 1 miliardo di dollari da girare a un privato, che – a sua volta – avrà il compito di costruire una sorta di rimorchiatore spaziale in grado di trascinare la ISS in prossimità della nostra atmosfera, così che sia lei a fare il resto del lavoro.

Ad oggi la Stazione Spaziale Internazionale si trova a 400 Km di altezza rispetto alla superficie terrestre: l’obiettivo è quella di portarla entro il 2030 a 280 Km di quota. Raggiunta quell’altezza entrerà in gioco lo US Deorbit Vehicle, detto USDV, che trainerà la ISS sino a 100-120 km di altezza, affidando il compito della sua distruzione alla gravità e alla nostra atmosfera.
Dopo – si domandano in molti – cosa accadrà: la risposta è che sarà la volta dei privati, perché saranno loro a investire direttamente sulle stazioni spaziali del futuro.


Immagine di copertina: IG ISS