Dall’autunno del 2024, tutti i produttori di smartphone, dovranno dotare i dispositivi di porta USB tipo C. O meglio, dovranno farlo tutti i produttori di smartphone, che intendono vendere i loro prodotti all’interno dei 27 paesi membri dell’UE.
Il messaggio è chiaro, il problema sollevato dall’UE si chiama Apple, unica azienda al mondo ad usare (ancora) il famoso connettore lightning distinguendosi da tutti i suoi competitor.
Intanto, il 13 settembre, Apple mostrerà al mondo il nuovo modello, l’iPhone 15 in tutte le sue varianti, e – dalle immagini trapelate in rete – fa il suo esordio il connettore USB di Tipo C.
Apple: cosa cambia con il nuovo connettore
Bene sì, ma non benissimo. Perché se da un lato – questo è vero – avremo finalmente uno standard a livello europeo per i cavi di collegamento, è anche vero che chi passerà da un iPhone 14 (uscito lo scorso anno) ad un iPhone 15, non godrà di alcuna retrocompatibilità con gli accessori del primo, se questi necessitavano di una porta lightning.
Ciò che attende questi accessori, ha un nome: si chiama obsolescenza programmata. Tradotto: se da un lato l’UE voleva ridurre l’accumulo di rifiuti tecnologici, introducendo uno standard, potrebbe essere che così facendo, di primo impatto quei rifiuti potrebbero invece aumentare.
Immagine di copertina: Foto di Neil Soni su Unsplash