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Quanto spesso pensi all’Impero Romano? Risponde Alberto Angela


“Quanto spesso pensi all’Impero Romano?” Da settimane sui social è diventata la domanda più ricorrente. Il trend è iniziato a diventare virale verso fine agosto e, settimana dopo settimana, ha coinvolto tutti. Da Fabio Rovazzi ai The Jackal, in tanti hanno risposto alla domanda creando i meme e le gag più esilaranti. All’appello mancava solo lui, uno dei più esperti in assoluto sull’argomento: Alberto Angela.




Rispondendo al collega Gabriele Cipollitti, Alberto Angela ha avuto l’occasione di spiegare come quella dei romani fosse una società all’avanguardia e, per certi aspetti, ancora più moderna della nostra.


“Ci penso tanto perché era una società molto simile alla nostra e per certi versi più libera. Non c’era razzismo, nessuno veniva discriminato per il colore della pelle. Le donne erano libere, indipendenti. Il sesso era libero: non c’erano omo, etero o bi, ci si amava e basta. E poi guarda questo ponte, identico all’Impero Romano eppure siamo a Parigi e Parigi fu fondata dai romani. Come si fa a non pensare così tanto all’Impero Romano?” 



Non è nient’altro che un escamotage per promuovere la puntata di “Ulisse” dedicata a Nerone che andrà in onda questa sera. Da grande divulgatore qual è, però, Alberto Angela è riuscito a trasformare una domanda leggera, se non del tutto frivola, in un contenuto di grande spessore.


Foto: LaPresse