In questo clima di restrizioni da rispettare, dovute all’emergenza sanitaria in corso, si pensa a come poter “salvare” l’estate in arrivo. Sebbene l’epidemia da coronavirus modificherà le abitudini di tutti, c’è chi ha già pensato ad una possibile soluzione da adottare tra i bagnanti in vista della stagione estiva.
Un’azienda modenese ha condiviso su internet una proposta (discutibile o ‘geniale’, dipende dai punti di vista) per fronteggiare l’emergenza. Si tratta di barriere in plexiglass tra gli ombrelloni per assicurare – anche in spiaggia – le misure di restrizione sociale. Un po’ come le barriere installate nei supermercati e farmacie a protezione dei lavoratori (e clienti), per intenderci.
Il rendering del progetto, con meno ombrelloni e lettini circondati da barriere di plexiglass trasparenti di 4,5 metri per lato, ha però sollevato dubbi e polemiche, non soltanto consensi.
Mauro Vanni, presidente della Cooperativa Bagnini Rimini Sud, ha bocciato l’idea ritenendola impraticabile: “stare sotto al sole cocente in un recinto, tra quattro pareti di plexiglass, farebbe morire i clienti di disidratazione”, afferma su Alta Rimini.
La Liguria, invece, con un decreto firmato dal governatore Giovanni Toti ha varato un’ordinanza più specifica: “sarà consentita la manutenzione degli stabilimenti balneari“, riporta il Corriere della Sera. C’è voglia quindi di iniziare o di trovare soluzioni in vista della prossima – e vicina – stagione estiva.
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