Tutti i neogenitori si sono posti almeno una volta questa domanda: “Pubblico o no foto o video di mio figlio o mia figlia sui social?”. Rispondere è davvero difficile, da un lato si vuole rendere protagonisti della propria vita con i figli anche gli amici virtuali, dall’altro non si conoscono bene i confini della privacy dei social network e la paura di cadere in errore è tanta.
Per provare a rispondere a questa domanda la giornalista Elisa Jadot ha realizzato un documentario con diverse inchieste e interviste, anche a quei genitori influencer che dell’esposizione dei propri figli sui social ne hanno fatto un business, per darvi una risposta.
Postare o no i contenuti dei figli sui social? Il documentario che dice di non farlo
“Enfants sous influence, surexposés au nom du like” che possiamo tradurre come “Bambini sotto influenza, sovraesposti in nome di un like” è il titolo del documentario a firma della giornalista francese Elisa Jadot. Un estratto è disponibile sui social network e i primi minuti danno già la risposta che cercate: “Meglio non esporre i minori sui social media”.
Come spiega Jadot, all’oggi un/una bambino/a minore di 13 anni ha già una media di 1.300 tra foto e video online. Una grande esposizione che fa preoccupare se si considera un secondo dato: il 50% dei contenuti scambiati sui siti pedopornografici provengono dai social media.
Un altro aspetto inquietante, uno tra molti, è quello che rivela Jadot: “Spesso immaginiamo che sia la nudità ad attrarre i predatori sessuali. Ma non solo. Ad esempio, è stato dimostrato che un predatore sessuale ama tutto ciò che è un video di bambini che mangiano frutta perché fa rumore e adora questo tipo di contenuti.”
@imane.elaz Source Brut : « La moitié des photos qui s’échangent sur ces sites pédopornographiques proviennent des réseaux sociaux. » Partager des photos de ses enfants sur internet n’est pas un acte anodin. Pour le documentaire « Enfants sous influence », la journaliste Elisa Jadot a enquêté sur les dangers de la surexposition des enfants sur Internet. Elle raconte. « Enfants sous influence, surexposés au nom du like » diffusé le 17/09 sur France 5. #enfants #reseauxsociaux ♬ son original – Im*** Ela****
A tutto questo si aggiunge la questione della privacy, poiché un/una bimbo/a piccolo non ha la possibilità di dire la sua sulla pubblicazione online di foto e video che lo ritraggono. Mancando il consenso i futuri adolescenti potranno denunciare i genitori per violazione della privacy, cosa già successa.
Foto di Kelly Sikkema su Unsplash