Il 3 ottobre esce “La felicità al principio”, il primo romanzo di Tiziano Ferro. Con l’onestà e schiettezza che lo contraddistingue, il cantante oggi ha spiegato che avrebbe preferito uno scenario diverso per un giorno così importante.
Solo due settimane fa Tiziano aveva annunciato la separazione dal marito Victor Allen. Ora, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, ne ha parlato per la prima volta. Ferro ha sempre voluto raccontare una sola versione di sé, “quella vera”, e l’ha fatto anche questa volta. Tra le righe si chiarisce chiaramente quanto sia stata dolorosa questa rottura, ma era necessario farlo per i suoi figli Margherita e Andres.
“C’è chi non affronta i problemi e fa scelte all’antica trascinando situazioni che possono diventare tossiche non solo per lui, ma per i figli. Io appartengo a una generazione i cui genitori non si sono lasciati per il “bene dei figli”, ma creando in realtà solo scompensi, facendo respirare infelicità ai bambini. Diciamo che sono in una condizione di speranza verso il futuro, ma non posso certo dire che sia un bel periodo”
Tiziano Ferro è sempre stato un maestro nel tradurre l’amore in musica, sia quando questo era sinonimo di gioia che quando raccontava i momenti più bui. Quando gli viene chiesto se, da oggi in poi, non crederà più nell’amore eterno lui conclude così:
“Ci credo così tanto che mi separo. Anche il divorzio fa parte della fede nell’amore. Ho esordito dicendo che non posso dire di stare bene, ma questo non vuol dire che non starò bene in futuro. Se non mi separassi, significherebbe che non do importanza all’amore. Invece, lo tratto come una cosa talmente tanto preziosa che, se non è autentico, se non mi fa bene, non lo voglio. Quanto al “per sempre”, non puoi pensare che l’amore, come l’amicizia, resti lì senza coltivarlo, c’è un mestiere dietro, molto simile a quello dell’artigiano: devi sempre presentarti in bottega, ci sono giorni in cui avrai creatività e giorni in cui non succede nulla, ma devi sempre essere lì a lavorare. L’amore eterno è come l’amicizia eterna: devi fare fatica, solo che l’amore è fatto di dinamiche molto più sottili e molto più fragili”.
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