E’ una delle canzoni rock più forti e incisive di sempre: parliamo di “Livin’ on a Prayer” dei Bon Jovi, singolo estratto dal loro terzo album “Slippery When Wet“.
“Livin’ on a Prayer” – scritta da Jon Bon Jovi, Richie Sambora e Desmond Child – porta la band ad arrivare per la seconda volta in vetta alla speciali classifica Billboard Hot 100.
Con oltre 968 milioni di visualizzazioni su Youtube e oltre 800.000 copie vendute negli Stati Uniti, “Livin’ on a Prayer” è uno dei pezzi più iconici della band.
La prima registrazione del brano non entusiasmò affatto il frontmen della band, Jon Bon Jovi: di fatto, la bocciò. Fu poi Richie Sambora a convincerlo sul fatto che la musica andava soltanto rielaborata, perché la canzone, in realtà, era buona. E così andò. La canzone – dal punto di vista musicale – subì dei cambiamenti prima della pubblicazione, diventando così uno dei singoli più amate di sempre.
IL testo rispecchia eventi realmente accaduti e vissuti sia da Jon Bon Jovi che da Desmond Child. Tommy e Gina, sono persone realmente esistite e che erano entrate in contatto con Bon Jovi (Tommy era un suo conoscente) che da Desmond Child (Gina era stata la sua fidanzata, anni prima). Due persone simbolo della classe lavoratrice, così come ha spiegato Jon Bon Jovi. La canzone a onor del vero, non parla apertamente di loro, ma a loro è ispirata.
Ha a che fare con il modo in cui due bambini – Tommy e Gina – affrontano le difficoltà della vita e con il modo in cui il loro amore e le loro ambizioni li aiutano a superare i momenti difficili. È la classe lavoratrice ed è reale. Volevo raccontare una storia di persone che conoscevo. Quindi, invece di fare quello che ho fatto in “Runaway”, dove la ragazza non aveva un nome, ho dato loro dei nomi, che hanno dato loro un’identità. Tommy e Gina non sono due persone specifiche: rappresentano uno stile di vita.
Immagine di copertina tratta dal video.