Tra gli album più belli dei Depeche Mode (e forse anche tra i più sottovalutati da parte della critica) c’è un album, ovvero “Exciter“, che – a ben vedere – potrebbe essere considerato l’album con l’elettronica d’atmosfera più potente e studiata da parte della band. Una musica elettronica ricca e arrangiata con blues tradizionale, funk retrò, rock progressivo e pop orchestrale. Da quest’album – per sua essenza molto studiato e al tempo stesso sperimentale – sono stati estratti diversi singoli, tra cui (in ordine) questo è il terzo: “Freelove“, il cui videoclip – diretto da John Hillcoat – mostra la band su un carro da parata mentre percorre le strade di un quartiere povero.
Il brano è intenso oltre che particolarmente emotivo: arduo a dirsi se il videoclip abbia contribuito o meno a far rientrare “Freelove” – a pieno titolo – nell’olimpo dei brani della band, poiché per molti il singolo del videoclip si discosta in modo significativo dalla versione originale.
Una critica fatta a ragion veduta, dal momento che mentre il singolo è lungo 6 minuti e 11 secondi, il videoclip è più corto di ben due minuti. Il risultato del videoclip, probabilmente, è quello di restituire un singolo che forse tradisce la resa in termini di atmosfera. Ma a conti fatti, “Freelove” è e resta uno dei brani più contemplativi della band.
Immagine di copertina tratta dal videoclip
