In questi giorni abbiamo letto sui giornali di un caso di unaragazza che a segutio di un intervento di mammoplastica ha perso la vita, e sono in corso delle indagini. Ne abbiamo parlato con il Professor Lorenzetti, specialista di chirurgia plastica.
Leggiamo queste notizie allarmistiche, in realtà oggi sappiamo che le cose non stanno proprio così, qual è il rischio di una chirurgia plastica?
“Ormai si effettuano decine e decine di miglialia di chirurgie, ma non bisogna abbassare la guardia. La garanzia e la sicurezza sono fondamentali per i pazienti e dipendono dalla competenza del chirurgo e dalla qualità della struttura.
Come viene studiato il paziente, quali analisi vengono fatte. Dove vengo operato, è una struttura che è in grado di aiutarmi in caso di emergenze?
Manca l’attenzione a questi particolari che sono fondamentali perché c’è una corsa al ribasso dei costi, che significa non dare garanzie ai pazienti”.
Ormai è nato il fenomeno del turismo chirurgico, dove molte persone vanno all’estero dove tutto costa meno, per sottoporsi a questi interventi. Chiariamo intanto quali sono le operazioni sicure sotto i 18 anni e che si possono fare?
“Andare all’estero per farsi operare è una cosa molto pericolosa, perché l’intervento ha bisogno di essere controllato nel post operatorio. Gli interventi che si possono e si devono fare anche in giovane età sono: la gigantomastia, anche sotto i 18 anni perché è una problematica di tipo funzionale; l’otoplastica anche in età prescolare, per evitare che i bambini possano essere presi in giro dai compagni di classe; rinoplastica in presenza di seri problemi respiratori o di ipertrofie importanti.
Nel nostro mestiere, il leit motiv deve essere sempre il buon senso, parliamo con i pazienti e arriviamo ad una decisione comune e condivisa”.