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Ecco perché amiamo così tanto i gatti: la risposta nella storia

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Pubblicato il 12/01/2023
Di Team Digital
Ecco perch amiamo cos tanto i gatti la risposta nella storia


Amici dell’essere umano fin da quasi 10.000 anni; i gatti si avvicinarono all’essere umano alla ricerca di cibo, ma qualcosa andò oltre e nei millenni a seguire il legame tra questo animale e l’uomo è cresciuto, si è modificato, fino ad arrivare a quello che conosciamo.


Un rapporto di interdipendenza dove ci si prende cura a vicenda in diversi modi. Saranno forse meno espliciti e palesi di quelli dei cani, ma anche i gatti hanno i loro modi per mostrarci affetto e il legame con loro è qualcosa che portiamo avanti da così tanto che ormai è inconscio e indissolubile.


Ecco perché amiamo tanto i gatti


I gatti domestici appartengono alla sottospecie Felis silvestris lybica, i cui genomi sono vicini a quelli dei gatti selvatici e che furono trasferiti a Cipro dai contadini neolitici che colonizzarono quest’isola circa 9.500 anni fa.


Se dapprima il rapporto era per lo più di sopravvivenza, con la nascita della civiltà egizia tutto è cambiato. Il gatto è diventato un animale divino e questo inizio di reverenza nei suoi confronti è qualcosa che ci tramandiamo nel DNA. Non solo gli egizi, ma tante altre civiltà hanno adorato i gatti, andando a consolidare così il rapporto con loro. Ancora oggi, ad esempio, in alcune culture del sudest asiatico il gatto è considerato un guardiano e un protettore delle anime dei defunti.


Connessioni profonde che si sono tramandate per generazioni ed hanno fatto il giro del mondo. Oltre ciò bisogna anche aggiungere il potere terapeutico dei piccoli felini; la loro prevedibilità, i modi in cui dimostrano affetto, le fusa e l’attaccamento con il proprio umano, portano ad un benessere mentale indubbio.


Foto: Milada Vigerova Unsplash


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