Automobili parcheggiate su strisce pedonali o sui marciapiedi, monopattini che viaggiano ovunque ad alta velocità, ciclisti in mezzo alla corsia, auto e motorini in car sharing lasciati in condizioni precarie e molto altro, queste sono alcune delle caratteristiche prese in considerazione per stilare la lista delle città, o meglio dei cittadini e cittadine, più maleducati per quanto riguarda la mobilità in strada.
Una classifica stilata dall’Authoriality, Communication Advisor, per conto di Dentsu Creative nella quale, con la metodologia Web Opinion Analysis, attraverso social network, blog e forum, sono state analizzate le conversazioni di oltre 1.200 italiani e italiane tra i 20 e i 50 sui temi della mobilità.
La classifica delle città più maleducate d’Italia
Dall’analisi di queste conversazioni si è riusciti a stilare una classifica, eccola qui:
La quanta posizione è occupata da Bari, seguita da Torino. Terzo posto in classifica per Napoli, medaglia d’argento per Milano e primo posto per Roma.
La Capitale sarebbe la città più maleducata d’Italia per quanto riguarda la mobilità in strada. In particolare ecco cosa è emerso in generale.
Per gli uomini, il 34%, la cosa peggiore che può accadere è trovare veicoli parcheggiati su strisce pedonali o marciapiedi. Il 29% non tollera i monopattini e i ciclisti che viaggiano al di fuori delle piste ciclabili creando disguidi in strada. Le donne invece lamentano per lo più la maleducazione a bordo dei mezzi pubblici (sono il 43%), come quando non si cede il posto a una donna incinta, ad una persona anziana o a coloro che soffrono di ridotta mobilità. Il 35% invece non sopporta quando le auto e i motorini in car sharing vengono abbandonati fuori città rendendoli inutilizzabili o difficilmente raggiungibili.
Foto: Julien L – Rumman Amin su Unsplash
