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Chiara Ferragni: svuotato il negozio a Milano, rimossi abiti e accessori da vetrine e scaffali


Negli ultimi giorni, il negozio di Chiara Ferragni a Milano, situato in via Capelli, è stato completamente svuotato, con vetrine deserte e scaffali privi di abiti e accessori. Dopo lo “scandalo dei pandori” e la crisi coniugale con Fedez, questo evento spinge il web a pensare che per Chiara Ferragni sia iniziato un periodo piuttosto duro.


Negli ultimi anni, la TBS Crew, l’azienda che incorpora i brand di Chiara Ferragni, ha riportato risultati contrastanti in termini di bilancio. Nel 2021, ha registrato un fatturato di circa 12 milioni di euro, con un aumento rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo non ha impedito un calo della redditività. Nel 2022, si è parlato di una leggera ripresa, ma il bilancio ha continuato a mostrare sfide, specialmente in termini di margini di profitto ridotti. Queste difficoltà hanno spinto la società a rivedere alcune delle sue strategie di mercato e di prodotto per cercare di ritrovare la stabilità finanziaria.


La chiusura del negozio di Chiara Ferragni a Milano: nessuna risposta dall’imprenditrice


Il negozio, aperto nel 2017, era diventato una meta iconica per i fan, ma negli ultimi tempi si ipotizza che le vendite siano crollate, spingendo alla chiusura definitiva. Secondo alcune fonti, la decisione è stata influenzata non solo dalle difficoltà economiche, ma anche da una strategia che puntava a tagliare i costi operativi, considerando anche il fallimento del progetto di trasformare via Capelli in un polo del lusso a Milano.


Nel frattempo, Chiara Ferragni pare abbia scelto di allontanarsi dalla situazione, trascorrendo del tempo in Grecia con i suoi figli, lasciando che l’attenzione mediatica si concentrasse su Milano e sulla crisi con Fedez.


Foto: Instagram.