La notizia era stata battuta erroneamente soltanto due giorni fa. E sempre due giorni fa il dottor Zangrillo disse che Raiola stava combattendo. Oggi, però, è arrivata la notizia con un comunicato della famiglia.
Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre. Mino ha lottato fino all’ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto
— Mino Raiola (@MinoRaiola) April 30, 2022
Addio a Mino Raiola dunque, il super procuratore sportivo famoso in tutto il mondo. Malato da tempo, Raiola è venuto a mancare all’età di 54 anni. Soltanto pochi mesi fa si era sottoposto ad un intervento, ma nelle ultime settimane le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate, .
Nato a Nocera Inferiore, ha vissuto prevalentemente in Olanda, dove ha lavorato nella pizzeria di famiglia: Raiola viene considerato come l’emblema dell’uomo venuto dal niente per diventare poi un nome noto in tutto il mondo. Amato e temuto va detto, il super agente sportivo, era forse quanto di più simile (nell’ambiente) al principe di Machiavelli. Lui che è diventato il procuratore sportivo dei più famosi calciatori del mondo, si calcola abbia avuto un giro d’affari di oltre 840 milioni di dollari.
Particolarmente discusso per l’influenza che da sempre ha avuto sui suoi assistiti, Raiola ha fatto affari con tutti (e a tutti ha fatto fare affari): spesso a muso duro, ha sempre evitato di usare filtri anche davanti alle telecamere. Schietto, diretto e con un innato senso per gli affari, è forse il simbolo di un mondo, quello del calcio, sempre più lontano dal romanticismo sportivo e sempre più simbolo – suo malgrado – di un business spesso mal digerito dalle tifoserie.
Immagine di copertina: LaPresse