“Questo era Bambotto. Era nato 7 anni fa a Pecol e da subito la sua mamma Minerva lo aveva portato sullo zerbino di Giorgio, affidandolo a noi abitanti e fidandosi come aveva fatto lei per tutta la sua vita. Da allora è diventato il nostro amatissimo cervo. Ho scritto era perché Bombotto è morto. Ammazzato da un miserabile che crede di aver compiuto un’impresa e invece si è solo marchiato a vita come un poveraccio che ha sparato a un animale che ti mangiava dalle mani e si faceva coccolare fino ad addormentarsi tranquillo” così scrive in un post su Facebook, ora cancellato, Donatella Zemboli un’abitante di Pecol, frazione di San Tommaso Agordino, nel bellunese.
Il cervo Bambotto ucciso da un cacciatore
Bambotto era un cervo che si fidava delle persone del posto e spesso si recava nelle case alla ricerca di cibo. Si fidava al punto che, come raccontano gli abitanti di Pecol, mangiava gli avanzi di cibo direttamente dalle loro mani. La sua strada però si è incrociata con quella di un cacciatore che lo ha ucciso, e sui social, così come fatto da Donatella Zemboli, in tanti hanno raccontato il loro sdegno.
Sui social in tantissimi stanno postando foto dell’amico cervo accompagnate da parole di dolore e rabbia. Tra loro anche Andrea Zanoni, consigliere regionale del PD in Veneto, che ha pubblicato il seguente post:
Foto: Facebook.