Ogni anno l’indagine Iea Pirls analizza le capacità di lettura e comprensione del testo dei bambini di 57 Paesi in tutto il mondo per determinare eventuali migliorie o cali nel loro processo di apprendimento scolastico.
L’indagine si riferisce ai bambini e alle bambine tra i 9 e i 10 anni che frequentano le classi di quarta elementare dei 57 Paesi analizzati e quest’anno ci sono buone notizie per i bambini del nostro Paese così come altre meno positive.
I bambini italiani settimi in Unione Europea per capacità di lettura
La buona notizia è che i bambini in Italia hanno ottenuto un risultato di 537 punti, ben superiore alla media mondiale di 500. Superano così i coetanei tedeschi e francesi, ma vengono superati a loro volta da Finlandia, Polonia, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca e Bulgaria.
Il 97% degli studenti e delle studentesse del nostro Paese possiede le abilità base di lettura, contro una media internazionale del 94%, con un dato distribuito equamente a livello nazionale. L’80% raggiunge il livello intermedio, contro la media internazionale del 75%. Il 44% raggiunge un livello alto, contro il 36% di media mondiale. Infine, per quanto riguarda il livello “molto alto” solo il 7% degli studenti a livello internazionale lo raggiunge e l’Italia tocca l’8%.
Settimini in UE ma con capacità di 20 anni fa
Purtroppo, a seguito della pandemia da Covid-19 il trend di crescita si è arrestato e i risultati ottenuti dai bambini nel nostro Paese sono riconducibili agli stessi di venti anni fa. Non solo, se in media i risultati sono buoni c’è un divario tra il Nord e il Sud del nostro Paese dove i bambini che vivono nel quadrante nord hanno ottenuto risultati migliori rispetto ai coetanei che frequentano le scuole del meridione.
In testa alla classifica mondiale ci sono gli studenti di Singapore, con 587 punti, seguiti da quelli di Hong Kong e Russia. Restringendo il campo all’Unione europea, prima di noi si piazzano Finlandia, Polonia, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca e Bulgaria.
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