Nell’ultimo anno ci sono stati diversi aumenti per italiani e italiane, in particolare abbiamo visto un aumento sostanziale dei costi energetici e delle materie prime in generale, con la conseguenza di riscontrare rincari un po’ in tutti i settori. Purtroppo, c’è l’ipotesi di un ennesimo aumento che riguarderebbe il costo delle multe per il quale probabilmente l’unica cosa che possiamo fare è cercare di rispettare il Codice della Strada.
Da gennaio multe stradali più salate: rincari fino all’11%
Ogni due anni è previsto di norma un adeguamento del Codice della Strada in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo dei due anni precedenti.
Il prossimo anno, a partire da gennaio, i rincari potrebbero raggiungere l’11% portando così a questi aumenti: la multa per divieto di sosta passerebbe da 42 a 46 euro, l’accesso nelle ZTL senza permesso ci costerà 92 euro anziché 83, se utilizziamo il cellulare alla guida pagheremo 183 euro anziché 165, il mancato uso del casco o della cintura di sicurezza passerà da 83 a 92 euro. Continuando, passare con il semaforo rosso ci costerà 185 euro anziché i 167 precedenti, se superiamo il limite di oltre 60 km/h invece riceveremo una multa di 938 euro rispetto agli 845 euro. La guida in stato di ebrezza verrà multata con 602 euro rispetto ai 543 precedenti, il parcheggio in posti riservati a persone con disabilità passa da 168 euro a 186, infine se scordiamo di fare la revisione andremo incontro a 190 euro invece di 173.
Le associazioni per i consumatori si appellano così ad un intervento del Governo per bloccare questi rincari, ecco le motivazioni:
“In Italia i comuni incassano ogni anno oltre 3 miliardi di euro grazie alle contravvenzioni, soldi che dovrebbero essere destinati alla sicurezza stradale coinvolgendo i cittadini, ma che spesso finiscono per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni locali», spiega il presidente di Codacons Furio Truzzi. «Ci aspettiamo che il Governo Meloni blocchi qualsiasi rincaro che andrebbe ad unico vantaggio di operazioni di cassa. Piuttosto si dissuadano i cattivi comportamenti estendendo il sistema della patente a punti anche alle infrazioni minori”.
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