Serata speciale per il calcio, e in modo particolare per il calcio italiano, impegnato – con la Roma – per la prima finale europea: Siviglia-Roma è infatti la prima delle tre finali europee di calcio, e in tutte e tre le finali c’è una squadra italiana. La Roma in Europa League, la Fiorentina per quanto riguarda la Conference League e infine, l’Inter in Champions League. A prescindere, è il grande ritorno del calcio italiano.
Questa sera è toccato alla Roma, che allo Puskas Arena di Budapest ha affrontato in finale il Siviglia. In palio c’era molto: il trofeo, certamente, ma soprattutto la qualificazione diretta per la competizione regina del calcio europeo, ovvero la Champions League.
Vince il Siviglia. La squadra di Mourinho – uno specialista delle finali – non è riuscita ad aggiudicarsi il secondo trofeo più importante del calcio europeo e dice definitivamente addio alla prossima Champions League. Una partita sentita, importante, e che avrebbe permesso alla Roma di incorniciare questa stagione. Il risultato finale è stato amaro per la squadra italiana, e per l’Italia dunque, sfuma il primo dei tre trofei europei in palio, nonostante la Roma sia uscita a testa alta.
Siviglia – Roma: le formazioni ufficiali
Siviglia (4-2-3-1): Bounou; Navas Badé, Gudely, Telles; Rakitic, Fernando; Ocampos, Torres, Gil; En-Nesyri. All.: Mendilibar
Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham. All.: Mourinho
La partita: il primo tempo di Siviglia – Roma
All’undicesimo del primo tempo, Spinazzola scalda le mani di Bounou. La prima occasione della partita è giallorossa, ma il portare respinge. I primi venti minuti mostrano una Roma che fa la partita, mentre il Siviglia non registra spunti di rilievo. L’approccio della Roma convince di più, ma dal 25esimo il Siviglia alza il ritmo. La partita tende a cambiare e il nervosismo la fa da padrone: è il 31esimo e c’è un potenziale calcio di rigore per la Roma, ma per il VAR non è rigore, anche se si è trattato di un intervento al limite.
Arriva al 34esimo il gol della Roma: Dyabala, giocatore di un’altra categoria, con una fiammata infila Bounou. Era il giocatore più atteso e – nonostante un infortunio alla caviglia – si dimostra determinante alla sua prima occasione.
Al 43esimo rischio per la Roma: il colpo di testa di Fernando su calcio d’angolo fa venire i brividi. Altro brivido al 5° minuto di recupero del primo tempo: Rakitic, che una Europa League l’ha già vinta, colpisce il palo, e il pallone per poco non colpisce Rui Patricio, col rischio di finire in porta.
Finisce il primo tempo: la Roma è avanti per 1 a 0.
Il secondo tempo, i supplementari e i rigori
Si riparte con il Siviglia che deve rincorrere e al 54esimo del secondo tempo arriva il pareggio, grazie ad un’autorete di Mancini. Ora è 1 a 1 e Mourinho raccomanda ai suoi “calma”.
Al 66esimo Roma vicinissima al gol: mischia in area, Abraham vicinissimo al gol, poi Ibanez spreca l’occasione perfetta con un tiro che svirgola a lato.
Un minuto dopo si conclude la partita di Dybala: al suo posto Georginio Wijnaldum.
Al 75esimo l’arbitro fischia un rigore per il Siviglia, ma il VAR dimostra che non c’è stato fallo: cresce la tensione e cresce anche il Siviglia. Ma all’80esimo è la Roma a chiedere il rigore: la palla tocca il braccio di Fernando, ma l’arbitro nega il rigore ai giallorossi. Subito dopo è “il gallo” Belotti ad andare vicino al gol, ma la palla esce di poco a lato.
Il secondo tempo si conclude con sei minuti di recupero e il Siviglia che spinge, la Roma rischia. Si va ai supplementari, e dopo 30 minuti arrivano altri sei minuti di recupero. Ormai è una partita infinita. La Roma rischia, le panchine vivono una tensione che si può tagliare. Ma è proprio la Roma che ha l’ultima opportunità e il recupero arriva a 10 minuti. Tanto, tantissimo.
Si va ai rigori, dopo quasi 12 minuti di recupero.
Vince così il Siviglia, ai rigori, dopo 146 minuti di gioco: la partita più lunga di sempre.
L’Europa League prende questo nome dal 2009: in precedenza, dal 1971, la competizione prendeva il nome di Coppa Uefa: per il Siviglia è la settima vittoria in questa competizione, dopo le edizioni del 2006, 2007, 2014, 2015, 2016 e 2020.
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