Il quotidiano britannico Financial Times ha rivelato l’esistenza di una bozza di accordo di pace che i negoziatori russi e ucraini stanno discutendo in queste ore, a partire da lunedì 14 marzo.
Si tratterebbe di un documento composto da 15 punti, che include il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe dal suolo ucraino, a patto che l’Ucraina dichiari la propria neutralità (secondo il modello svedese e austriaco) e accetti limiti alle forze armate.
Il piano includerebbe:
- il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe;
- la neutralità dell’Ucraina e lo stop alla ricerca di adesione alla NATO;
- i limiti alle forze armate ucraine: Kiev potrebbe avere un esercito senza però ospitare basi militari di potenze straniere;
- garanzie per le minoranze russofone in Ucraina.
La notizia arriva a poche ore di distanza dalle dichiarazioni del Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che aveva parlato di una possibilità di raggiungere un compromesso con l’Ucraina ma con alcune discussioni “su alcune formule”. Tuttavia, secondo il consigliere del presidente Zelensky, “il documento rappresenta soltanto le richieste della Russia”, come quella della rinuncia di Kiev all’ambizione di aderire alla NATO rinunciando a ospitare basi militari straniere.
Nel documento, però, si includono alcune garanzie occidentali per la sicurezza ucraina e proprio questo punto potrebbe rallentare l’avanzare dei colloqui e il raggiungimento di un accordo finale.
Anche perché alcune fonti ucraine, riportate dal Financial Times, restano ancora scettiche sul fatto che il presidente russo Vladimir Putin voglia un accordo di pace, e al contrario stia cercando solo di prender tempo per poter trovare nuove forze e far ripartire l’offensiva.
Un punto critico degli accordi potrebbe essere la richiesta legata al riconoscimento da parte di Kiev dell’annessione russa della Crimea del 2014.
Immagine di copertina: LaPresse