Siamo a Torino, città in cui sono stati sperimentati per la prima volta in Italia gli autobus che viaggiano senza autista, peccato però che ad oggi viaggiano anche senza passeggeri. Il motivo? Non è colpa della tecnologia quanto della maleducazione degli automobilisti e delle automobiliste, ecco cosa è successo.
A Torino i bus senza autista viaggiano vuoti: ecco la ragione
È stato tutto brevettato e testato dalla società francese Navya, funziona e non manca davvero nulla. L’ultima fase di test con i primi passeggeri però ha riscontato un problema per nulla banale: a causa delle automobili parcheggiate in doppia fila i presunti passeggeri vedrebbero bloccato l’accesso al mezzo.
L’intelligenza artificiale non riconosce la loro presenza, si ferma e apre le porte anche se davanti ci sono della auto, la conseguenza è che le persone non riuscirebbero a salirvici.
Gli autobus senza conducente sono due, dotati di motore elettrico e funzionano grazie ad un operatore a disposizione dei 14 passeggeri previsti a bordo. Per ora erano previsti per la circolazione a Torino, per due chilometri nell’area della Città della Salute, ma il fermo del Ministero dei Trasporti ha messo in pausa il progetto.
Il motivo che blocca la sperimentazione con i passeggeri è arrivato in via ufficiosa da parte di alcuni ingegneri: “Il computer di bordo non riesce a prevedere eventuali macchine in doppia fila o mezzi che sorpassano all’ultimo. Occorrerebbe dotarlo di telecamere da remoto ma subentrerebbe un problema di privacy”.
Nell’attesa i due mezzi sono attivi e viaggiano vuoti per le strade di Torino in attesa di una soluzione.
Foto: Hobi industri – Unsplash