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Il cane dei vicini abbaia la notte? Per la Cassazione è possibile essere risarciti

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Pubblicato il 23/08/2022
Di Team Digital
Il cane dei vicini abbaia la notte Per la Cassazione  possibile essere risarciti


È una questione di salute mentale; per la Corte di Cassazione se un cane abbia di notte impedendo ai vicini di dormire e riposarsi, ne va della loro salute e questi possono richiedere un risarcimento per danni.


Ed è il caso della Corte d’Appello di Caltanissetta sul caso della coppia di cani lasciati tutta notte sul terrazzo ad abbaiare disturbando i vicini di casa dello stesso condominio.


Il cane abbia la notte? Il risarcimento è per danni alla salute


La corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’Appello, affermando che “il mancato riposo notturno può provocare danni alla salute”.


Come si legge su Il Messaggero, uno dei vicini di casa non riusciva più a chiudere occhio a causa dei continui latrati e guaiti dei due cani ed ha deciso di fare causa al suo dirimpettaio. L’accusa sosteneva come il mancato riposo notturno gli stava provocando danni alla salute, nella denuncia si legge: “cupi ululati, nonché continui e fastidiosi guaiti, specie nelle ore notturne e di riposo”.


Secondo il vicino di casa disturbato la causa del suo licenziamento dal lavoro si ricollega proprio al mancato riposo provocato dall’abbaiare dei due cani. Su questo però, la difesa ha sostenuto come non fosse possibile collegare direttamente i due eventi. La corte però ha ritenuto fondamentali al fine del risarcimento i continui disagi provocati dai cani al vicino.


Cosa stabilisce la normativa


La norma generale stabilisce: “chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a 3 mesi, o con l’ammenda fino a euro 309. Si applica l’ammenda da 103 a 516 euro a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell’Autorità”.


Ed ecco che anche il caso dei due cani rientra in questa normativa e il dirimpettaio si è trovato a dover sborsare 2.700 euro tra spese giudiziarie e risarcimento per i danni alla salute del vicino.


Foto: charlesdeluvio Unsplash


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