Quello dei matrimoni è uno dei settori che preme di più per ripartire ma, al momento, non c’è ancora una data certa. Gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico sono molto preoccupati nel dare il via a questo tipo di eventi dove è sicuramente più difficile mantenere le distanze ed evitare la nascita di possibili focolai. È stata più volte indicata la data del 15 giugno, ma non è stata ancora ufficializzata. Il Cts si riunirà alla fine di questa settima ma Vanity Fair ha già potuto anticipare alcune indicazioni menzionate nei protocolli di sicurezza.
Durante l’evento dovranno essere presenti uno o più covid-manager che controllino che tutte le regole vengano rispettate. Sarà necessario un referente ogni 50 invitati. Questi dovranno compilare una dichiarazione di presa visione del protocollo anti-contagio della struttura, confermando di non avere sintomi e di non essere stati in contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni. Tutti i presenti dovranno essere tracciati per 14 giorni, nel caso di un eventuale caso di positività dovrà essere immediatamente segnalata.
Lo spazio scelto per l’evento dovrà garantire una distanza di sicurezza di un metro tra le persone, sia in piedi che ai tavoli. Questi ultimi dovranno essere distanti tra loro almeno due metri. Se non sono previsti spazi all’aperto, sarà necessario tenere porte e finestre aperte per consentire il ricambio d’aria.
Tutti, sposi compresi, dovranno indossare la mascherina, tolto nei momenti in cui saranno seduti a tavola. La musica sarà permessa seguendo il regolamento previsto per gli spettacoli dal vivo. I musicisti dovranno tenere una distanza di un metro tra di loro e di tre metri dal pubblico. Non ci sono ancora indicazioni sulla possibilità di ballare, ma difficilmente sarà concesso in quanto “devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro”.
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