Il caso P. Diddy continua a far tremare l’industria musicale statunitense. Dopo l’arresto del rapper, avvenuto il 16 settembre scorso con l’accusa di tratta di esseri umani e sfruttamento sessuale, sono iniziate diverse teorie su ciò che succedeva nella sua villa. Tante figure note del mondo della musica sono state chiamate in ballo, e ancora non è chiaro chi fosse a conoscenza di ciò che accadeva nei famosi White Parties. Come abbiamo raccontato nell’articolo sopra linkato, in queste feste rigorosamente in bianco, si dice che in una seconda parte della serata, inservienti e lavoratori del rapper venissero drogati e obbligati ad avere rapporti sessuali, con alcuni degli invitati selezionati da lui stesso.
Tra i nomi citati tra i possibili partecipanti delle feste ci sono anche Beyoncé e Jay-Z, i quali avrebbero perso una grande somma di followers a seguito di queste voci.
La lista dei partecipanti ai White Parties di P. Diddy
Tra i possibili partecipanti ai party di Puff Daddy ci sono, Beyoncé e Jay-Z come appena detto, ma anche Usher, Ashton Kutcher, Leonardo DiCaprio, Khloe Kardashian, Kim Kardashian, Paris Hilton, Jennifer Lopez (compagna del rapper dal 1999 al 2011) e Justin Bieber (nominato come possibile vittima).
Non solo, come riporta il giornale Elle, anche Ashanti, Nicole Sherzinger, Mel B, Kelly Osbourne, Kim Porter, Howard Stern, Tommy Lee, Ashley Olsen, Nick Cannon, Russel Brand, Stephen Belafonte, Beth Ostrosky e Rachel Zoe avrebbe partecipato alle feste di Puff Daddy.
C’è anche la testimonianza di Jason Lee, podcaster che dichiara di aver partecipato alle feste e di aver visto VIP come Demi Moore, Chris Brown, Lindsey Lohan, Mariah Carey, Megan Fox, Teyana Taylor, Amber Rose e Jordyn Woods.
Ad oggi queste sono soltanto supposizioni e ancora non ci sono informazioni ufficiali a riguardo. Tuttavia, sui social continuano ad emergere nuovi video che suppongono la partecipazione di questi VIP, e forse altri, alle feste private di P. Diddy.
Nel mentre il rapper P. Diddy è attualmente in carcere in attesa di processo. La pena si stima vada dai 15 anni fino all’ergastolo.
Foto: LaPresse.
