Recentemente, una gigantesca macchia solare, identificata come AR3697, ha attirato l’attenzione degli scienziati per la sua posizione – direttamente puntata verso la terra – e le sue enormi dimensioni. Questa macchia, precedentemente conosciuta come AR3664, ha un diametro di circa 150.000 chilometri, è ben 17 volte più larga della Terra e ha il potenziale di provocare importanti tempeste geomagnetiche, che sono in grado di generare spettacoli naturali mozzafiato come le aurore boreali che si sono avvistate di recente anche nei cieli del nostro paese.
Le conseguenze e gli effetti delle macchie solari
Le macchie solari sono aree più fredde e scure della superficie del Sole, caratterizzate da intensi campi magnetici. Quando queste macchie solari sono rivolte verso la Terra, come in questo caso, possono causare espulsioni di massa coronale (CME), ovvero di plasma e particelle cariche dalla superficie del Sole. Nel caso in cui le particelle solari interagiscano con il campo magnetico terrestre, possono provocare importanti tempeste geomagnetiche. Una delle conseguenze più spettacolari di queste tempeste sono le aurore boreali, normalmente visibili solo nelle regioni polari ma, come successo recentemente, anche ad altre latitudini.
Mario Rana in Hampton, Virginia, captured this detailed view of the sun on Saturday, writing: "Hydrogen-alpha image of the sun featuring large sunspot region AR3697, along with some beautiful prominences and filaments." Thank you, Mario!https://t.co/Zau7atJ4Cz pic.twitter.com/BH43rRQ6qY
— EarthSky (@earthskyscience) June 4, 2024
Oltre alla bellezza delle aurore, le tempeste geomagnetiche possono avere conseguenze meno desiderabili. Possono causare interferenze nelle comunicazioni radio e nei sistemi GPS, e in casi estremi, influire sulle reti elettriche e sui satelliti. Le autorità competenti, come il NOAA e il SWPC, monitorano costantemente queste tempeste per fornire avvisi tempestivi e minimizzare i possibili disagi.
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