Dopo alcuni giorni abbastanza piacevoli, una nuova ondata di calore è in arrivo su tutta Italia e sarà dunque inevitabile affidarsi al ventilatore o al condizionatore per stare meglio.
Una domanda però alleggia nei pensieri dei consumatori: economicamente conviene utilizzare il condizionatore o il ventilatore? Poi: quale dei due è più salutare?
Una ricerca pubblicata su The Lancet Planetary Health ha risposto a queste domande attraverso dei test specifici.
Condizionatore o ventilatore: chi vince sul risparmio?
Ventilatore e condizionatore modificano diversamente la soglia di tollerabilità del caldo per le persone. Grazie ai dati della ricerca, ora sappiamo che con l’utilizzo dei ventilatori a una velocità compresa fra 0.8 e 1.2 m/sec la soglia di temperatura tollerata è di 3-4° più alta rispetto al condizionatore. Fino a 30°, il ventilatore fa stare bene e al fresco, il condizionatore è necessario dai 25-26°.
Parlando di risparmio quindi: utilizzare un ventilatore a una velocità dell’aria di 1,2 metri al secondo ridurrebbe del 76% il consumo energetico rispetto all’uso del condizionatore.
Il ventilatore vince la sfida, è più economico e farà risparmiare soldi sulle bollette.
Dal punto di vista della salute: quali sono le differenze?
Nicola Montano, docente di medicina interna dell’Università di Milano – Irccs Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, racconta al Corriere:
“Il ventilatore smuove l’aria e ne accelera il movimento senza influenzare temperatura e umidità: può bastare se non si superano i 32°C e non c’è troppa umidità, con l’accortezza di sistemarlo a una buona distanza e di non indirizzarlo addosso, soprattutto in caso di persone malate costrette a letto, ma facendo circolare l’aria nella stanza; altrimenti non aiuta a sentire refrigerio e anzi accelera la disidratazione , peggiorando le cose soprattutto in anziani o bimbi piccoli. Con un ventilatore infatti la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, resta lo stimolo alla sudorazione e quindi il rischio di disidratazione, se non si assumono liquidi a sufficienza”.
Se proprio non si riesce a farne a meno, o se il caldo è davvero opprimente, come utilizzare il condizionatore senza rischi per la salute?
“Va impostato a una temperatura fra 25-27°C e mai più bassa di 24°C, facendo in modo che il passaggio dal caldo al freddo sia sempre graduale, per esempio programmandolo in modo che non si accenda prima del nostro arrivo, ma raffreddando le stanze pian piano in nostra presenza; la velocità dell’aria nella stanza inoltre deve essere inferiore a 0,15 m/sec», dice Montano.
«Di notte meglio invece aprire le finestre e, se proprio il caldo non dà tregua, impostare il timer del condizionatore in modo che si spenga un’ora dopo che ci siamo coricati e si riaccenda all’alba. L’uso corretto dei condizionatori riduce dell’80 per cento i pericoli per la salute dovuti al caldo nelle persone a rischio come bambini, anziani, malati con patologie croniche». Conclude Montano.
Un risparmio per le tasche e per l’ambiente
Secondo la ricerca, utilizzando il ventilatore anziché il condizionatore, si ridurrebbero notevolmente le emissioni di gas serra. In Australia, ad esempio, si scenderebbe dalle 5.1 milioni di tonnellate di gas prodotto a 1.2 milioni l’anno.
Foto: Delaney Van – Shawn Sim Unplash