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Fabrizio Frizzi raccontato dal fratello Fabio: “Per la figlia Stella lui è ancora la sua leggenda”

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Pubblicato il 09/12/2024
Di Team Digital
Fabrizio Frizzi raccontato dal fratello Fabio Per la figlia Stella lui  ancora la sua leggenda


Fabio Frizzi, musicista e fratello maggiore di Fabrizio Frizzi scomparso il 26 marzo 2018 a 60 anni per un tumore al cervello, ha offerto un toccante ritratto del celebre conduttore, ricordandone il carattere, i valori e i momenti più significativi della sua vita. Nel corso di una lunga intervista al Corriere, Fabio ha condiviso aneddoti di grande tenerezza, rivelando il profondo legame che li univa.


Ogni tanto me lo affidavano. Un pomeriggio, Fabri avrà avuto un anno, decisi di rendermi utile stirando i suoi pannolini di stoffa. Lo avevo messo su una seggiolina. Cadde e si fece un grosso bernoccolo sulla fronte”, ha raccontato Fabio, raccontando la loro infanzia insieme.


Gli amori della vita di Fabrizio


Fabio ha ricordato con affetto i due grandi amori del fratello. Il primo, Rita Dalla Chiesa, con cui Fabrizio fu sposato per dieci anni: “La incontrò a Pane e Marmellata. Un colpo di fulmine. È stata una delle presenze più importanti della sua vita.” E poi Carlotta Mantovan, la moglie con cui costruì la famiglia dei suoi sogni: “Li ho visti davvero felici,” ha confidato Fabio.


La quotidianità, però, non era sempre facile. “Si pensa che la vita delle persone famose lo sia sempre. No. La quotidianità è fatta anche di dispiaceri, come dentini di una sega che ti mordono la pelle.


La paternità e il ricordo della figlia Stella


Fabrizio Frizzi divenne padre a 55 anni, con la nascita della figlia Stella, oggi undicenne. “Gli dicevo: ‘Saresti il padre ideale, hai proprio un carattere da papà. I miei figli lo adoravano’,” ha ricordato Fabio. Parlando della nipote, ha aggiunto: “Perdere un genitore meraviglioso come Fabri, un bel papone così, è stata una strozzatura importante nella sua vita. Stellina lo adora, anche adesso che non c’è più ha una venerazione per lui. Fabrizio è la sua leggenda.


Il legame con la famiglia e il percorso in Rai


Fabio ha ricordato il grande affetto verso i genitori, in particolare il padre, che avrebbe voluto entrambi i figli avvocati. Ma il destino li portò altrove e, facendo qualche passo indietro, racconta: “Io lavoravo già a Radio Antenna Musica, dopo il liceo si unì pure Fabri. Imitava chiunque, era forte. Del resto, siamo cresciuti con Arbore e Boncompagni. Poi fu chiamato per un provino. Doveva fingere di presentare Lucio Battisti. Poco dopo entrò in Rai. Ci è rimasto fino alla fine.


Nonostante il profondo senso di appartenenza all’azienda, Fabrizio subì anche grandi delusioni. “Ebbe il coraggio di dire di no a Silvio Berlusconi che lo adorava. Fabrizio era una persona di grande onestà intellettuale. Fedele. Si sentiva un uomo Rai. Non sempre fu trattato come avrebbe meritato,” ha spiegato Fabio. Una delle sue ferite più grandi fu la decisione di un dirigente, dopo il successo di Miss Italia, di rimuoverlo: “Per mio fratello fu una doccia fredda. Per un periodo venne dimenticato. Ci restò male. Ha sofferto. Era un buono. Un limite, per qualcuno. Invece era un punto di forza.”


La malattia e l’affetto degli amici


Fabio ha descritto anche gli ultimi anni di Fabrizio, segnati dalla malattia, affrontata sempre con grande dignità e forza. “Un altro dei giorni più belli della sua vita è stato quando è tornato a lavorare, con i colleghi e gli amici che lo hanno accolto in studio. ‘Eccomi, io sono qua.’


Tra le persone più vicine al conduttore negli ultimi tempi, Fabio ha menzionato Antonella Clerici, “una sorella, tra loro c’era un affetto epocale,” e Carlo Conti, “che lo adorava da sempre.”


Foto: LaPresse.


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