Gli anni ’80 sono stati anni molto particolari. Ci si divertiva con poco, una bambola, un pezzo di gesso per disegnare la campana, una corda per saltare o un pallone. Non c’era internet, non c’erano gli smartphone, non c’erano i video giochi, i reality. La vita era più semplice e si viveva molto più all’aria aperta. Per conoscere i fatti del giorno si doveva aspettare il telegiornale, per fare le ricerche si andava in biblioteca o si consultava la costosa enciclopedia familiare.
Quelli degli anni ’80 sono stati gli ultimi bambini ingenui e capaci di giocare con la loro fantasia. Bambini che si accontentavano di “vivere” e divertirsi senza ricercare spasmodicamente stimoli esterni, gli stimoli erano loro e le avventure che partivano dalle loro menti. Erano anni più buoni e più semplici, in cui non si conosceva la paura vera e allora spaventarsi diventava un gioco e un modo per trasgredire.
Questi, infatti, furono gli anni d’oro dei film horror, anni in cui i giovani si chiudevano al cinema, o in casa con i VHS, e provavano il brivido delle paure controllate, protetti dalle mura domestiche o dal pubblico che condivideva con loro quell’esperienza. Anni in cui si passava dalla visione di film sui mostri storici come Dracula o Frankenstein, alla visione degli assassini di nuova generazione come Freddy Krueger, dalla visione dei film di spiriti maligni come La Casa alla visione degli horror dedicati ai nuovi mostri come Gremlins, Critters ecc.
Il filone dei nuovi mostri nasce proprio negli anni ’80 con i Gremlins di Joe Dante che esce nel 1984 dalla fantasia di Chris Columbus, prodotto da Steven Spielberg.
Nel film i Gremlins nascono da un mogway di nome Gizmo, simpatico batuffolino dolce e mansueto, che richiede delle attenzioni particolari per evitare che qualcosa di brutto possa accadere. Non bisogna esporlo alla luce (lo uccide), non bisogna bagnarlo mai (si riproduce) e non bisogna nutrirlo dopo la mezzanotte (lo fa diventare un mostro). Purtroppo tutte e tre le regole vengono disattese e il piccolo Gizmo dà origine ad una serie infinita di Gremlins, mostri verdi con la pelle da rettile, pronti ad uccidere.
Altri mostri che arrivano direttamente dagli anni ’80 sono i Critters, saga che ha avuto inizio nel 1986 con il film di Stephen Herek e che ha visto poi ben 3 sequel. Anche il demone di Non aprite quel cancello, film del 1987 di Tibor Takàcs, fa parte dei nuovi mostri nati in quegli anni. I Troll di John Carl Buechler del 1986 sembra siano stati di ispirazione a J.K. Rowling per il suo Harry Potter. Ricordiamo dello stesso periodo anche Chucky, la bambola assassina di cui sono stati girati ben 6 film dal 1988 al 2013. L’ultimo che vogliamo ricordare è il Facehugger, il parassita di Alien, una specie di ragno che rappresenta il secondo stadio del ciclo vitale dello Xenomorfo, l’extraterrestre assassino di Alien di Ridley Scott (1979).
Mostri più o meno riusciti che hanno popolato le notti insonne dei giovani degli anni ’80 e che hanno aperto un filone prolifico anche per gli anni futuri. Tra tutti i Gremlins rappresentano la creazione più riuscita, sia per l’origine storica dei mostri, sia per il perfetto bilanciamento tra commedia e horror. Chiunque nel 1984, o negli anni immediatamente successivi, aveva l’età giusta per vedere il film non dimenticherà mai la dolcezza di Gizmo e continuerà a sognare di averne uno da proteggere, da non bagnare e da non far mangiare dopo la mezzanotte, assolutamente!
