Entro il 2040 la produzione di plastica è destinata a raddoppiare e l’inquinamento da essa provocato triplicherà. Perché? Perché produciamo più materiale plastico di quello che usiamo e riusciamo a smaltire correttamente e questo finisce inevitabilmente nel nostro ambiente inquinandolo.
Quest’anno, per la prima volta, è stato calcolato il Plastic Overshoot Day, ovvero il giorno in cui abbiamo prodotto più plastica di quella che riusciamo a smaltire. Nel 2023 tutto il Pianeta ha raggiunto il limite massimo di smaltimento della plastica il 28 luglio; il 43% di plastica prodotta non verrà smaltita e finirà inevitabilmente nel suolo, nelle acque e nell’aria, una percentuale che si traduce in 68.642.999 tonnellate di plastica che finirà in natura.
Plastic Overshoot Day: perché è importante
Tenendo traccia di questi dati è possibile definire e comprendere più chiaramente il problema e chiedere a Governi, aziende e individui di contribuire alla salvaguardia del Pianeta. Oltre l’Overshoot Day globale il calcolo è stato fatto per ogni Paese e l’Italia lo raggiungerà il 12 ottobre.
⚠️Oggi, 28 luglio 2023, la Terra ha raggiunto il #PlasticOvershootDay: i sistemi globali di management dei rifiuti non potranno più gestire efficacemente tutto il materialehttps://t.co/OmoB4OnBHY pic.twitter.com/RpQ3Z7fH87
— Water(on)line (@wateronline_) July 28, 2023
Da un lato è necessario che i Governi di tutto il mondo mettano a terra azioni per ridurre la produzione di plastica ed efficientarne lo smaltimento, dall’altro tutti noi possiamo nel nostro piccolo provare a ridurre l’uso di materiali plastici e fare una corretta raccolta differenziata.
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