Quella degli Oasis è forse la reunion più attesa dell’ultimo decennio, almeno per i tantissimi fan che speravano dal 2009, anno della separazione, in un riappacificamento tra i fratelli Liam e Noel Gallagher. Come ci si poteva aspettare, il tour della reunion è andato sold-out in un battibaleno, con milioni di fan in giro per il mondo rimasti a bocca asciutta (se siete fra loro, niente paura, perché vi è stata data un’altra occasione per assistere a una delle date) e diverse polemiche causate dal sistema di pricing, da molti scorretto e poco chiaro. Anche il governo inglese, come vi abbiamo raccontato meglio in questo articolo, ha annunciato l’intenzione di avviare una consultazione ufficiale proprio in merito ai prezzi dei biglietti, giudicati “non del tutto trasparenti”.
La polemica montata è diventata grande a tal punto da spingere la band a esporsi sull’argomento, con un comunicato che potete leggere più in basso.
Gli Oasis rispondono alle polemiche sui prezzi dei biglietti del tour
Ecco il comunicato diffuso dalla band:
Deve essere chiaro che gli Oasis lasciano le decisioni su come vendere i biglietti e a che prezzo ai loro promoter e management. (La band, ndr) non è mai stata conoscenza che il dynamic pricing sarebbe stato utilizzato. Sebbene gli incontri precedenti tra i promoter, Ticketmaster e il management della band abbiano delineato una situazione positiva per la vendita dei biglietti, che avrebbe rappresentato un’esperienza equa per i fan, includendo un sistema di biglietteria dinamica per contribuire a mantenere bassi i prezzi generali dei biglietti e a ridurre il bagarinaggio, l’esecuzione del piano non ha soddisfatto le aspettative. Tutte le parti coinvolte hanno fatto del loro meglio per offrire la migliore esperienza possibile ai fan, ma a causa della domanda senza precedenti è stato impossibile raggiungere l’obiettivo.
Della questione ve ne avevano parlato anche i nostri conduttori Anna Pettinelli e Leo Di Bello in diretta radio:
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