Fedez ha detto la sua su “Bauli in piazza”, lanciando su Instagram una proposta molto importante. Questa domenica 1.300 persone si sono trovate in Piazza Duomo a Milano come rappresentanza degli oltre 570.000 lavoratori dello spettacolo che, a partire dall’ultimo lockdown, si trovano in gravi difficoltà. La manifestazione ha riscosso l’attenzione delle principali testate italiane, riportando il tema della crisi economica della musica dal vivo al centro dell’attualità.
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Fedez ha voluto cogliere l’occasione per rilanciare una proposta già fatta alcuni mesi fa. “Metto sul tavolo una soluzione che ho già proposto nei mesi scorsi, ma probabilmente non è stata ‘vista’” – ha detto Fedez su Instagram – “Utilizzo i miei spazi social per proporre una soluzione pragmatica che noi artisti possiamo attuare e le stesse agenzie di booking possono mettere in atto. Gli artisti di un certo calibro che fanno i palazzetti hanno nel loro contratto una cosa che viene chiamata ‘anticipo minimo garantito’, quindi tutti gli artisti che hanno rimandato i loro tour in qualche modo hanno percepito delle somme di denaro importanti. Io stesso che devo discutere il mio contratto di booking, metto a disposizione il 100% del mio anticipo dai tour per istituire un fondo per aiutare le maestranze della musica italiana.
Per Fedez questo potrebbe essere un primo passo concreto per dare una mano a tutti i lavoratori che da tempo sono bloccati a casa senza nessun tipo di aiuto economico. “Se tutti gli artisti mettessero da parte il loro anticipo porteremmo un po’ meno parole e un po’ più di concretezza.” – ha concluso Fedez – “Mi sento di dire lo stesso alle agenzie di booking che non hanno rimborsato i biglietti dei concerti che sono stati rimandati e che un po’ di soldini ce li hanno in cassa. Siccome l’evento fatto in Arena di Verona a settembre purtroppo non ha portato i risultati che ci si aspettava, potremmo unire le forze tutti assieme. Per quanto riguarda le agenzie di booking sarebbe bello se partecipassero anche loro e mi sto un po’ mordendo la lingua. Secondo me è una bella idea e se siamo in tanti viene una figata”.