Il 2021 doveva ripartire dando un forte segno di discontinuità rispetto a questo 2020, e lo ha fatto grazie all’acclamato campione di cui tutti noi avevamo bisogno: Vasco Rossi.
E’ da oggi in rotazione su RDS il suo suo nuovo singolo, “Una canzone d’amore buttata via“. Un brano romantico, struggente. Ma soprattutto un brano d’amore, e l’amore è forse quel primo passo da fare per ripartire. Un amore non ideale e neppure viscerale: ma un amore onesto, maturo e concreto.
“Una canzone d’amore buttata via” è una ballata rock potente che parla di una storia d’amore conclusa, ma forse non del tutto. C’è speranza? Forse, sì. Ed è la speranza, dopo l’amore, il secondo passo da cui ripartire. Me vi è un altro punto – il terzo – per nulla irrilevante: in questa canzone, tra le parole più importanti nel testo, c’è la parola “scuse” così come quel “hai ragione anche te” così distante da un’epoca – quella che stiamo vivendo – in cui solo in pochi trovano il coraggio di mettersi in discussione, concedendo il beneficio della ragione ad un’altra persona.
Vasco canta una canzone coraggiosa, umile e proprio per questo strepitosa: c’è sentimento (tanto), ed è quel genere di romanticismo energico e al tempo stesso malinconico, per cui vale la pena sedersi, ascoltare e – se necessario – piangere.
Un singolo atteso dunque, attesissimo. Ma la verità è che questa canzone celebra il trionfo (l’ennesimo) di un cantautore che ogni qual volta prende in mano la penna, si dimostra diretto testimone della vita di tutti noi.
Musicalmente, l’arrangiamento trasuda passione, amore e meticolosa perfezione, legandosi a un testo che non ha nulla da invidiare agli inni che hanno consacrato il Kom in questa sua strepitosa carriera.
Ciò che emerge – alla fine – è che abbiamo più che mai bisogno di poesia, amore, abbassando le armi e concedendo la ragione: Vasco Rossi – emblema del miglior cantautorato – ha avuto il merito di risvegliare (nel periodo più difficile) quei bisogni primari che fanno parte dell’animo umano.
Ancora una volta grazie, Vasco.
Immagine di copertina: cartella stampa