Con grande dispiacere dei fan, Taylor Swift ha annunciato la cancellazione dei suoi 3 concerti previsti a Vienna a causa di minacce di attentati. La decisione è stata presa in seguito a consultazioni con le autorità locali e i responsabili della sicurezza del tour, con l’obiettivo di garantire la sicurezza di tutti.
La comunicazione ufficiale
La notizia è stata diffusa tramite un comunicato ufficiale sul sito web della cantante e sui suoi profili social. Taylor Swift ha espresso il suo rammarico e la sua preoccupazione per i fan austriaci, sottolineando quanto ami esibirsi per loro. “La sicurezza dei miei fan, del mio team e di tutti coloro che partecipano ai miei concerti è la mia priorità assoluta,” ha dichiarato la popstar. “È con il cuore pesante che annuncio questa decisione, ma è necessaria per proteggere tutti.”
Le autorità viennesi hanno confermato l’esistenza di minacce concrete che hanno portato alla cancellazione degli eventi. Le autorità austriache hanno annunciato l’arresto di un giovane di 19 anni, sospettato di aver pianificato un attentato nella regione di Vienna, indicando che gli spettacoli di Taylor Swift erano il “fulcro” del complotto. L’individuo è stato catturato ieri in Bassa Austria, a circa un’ora dalla capitale, come comunicato da Franz Ruf, capo della sicurezza austriaca. La polizia locale ha aumentato i livelli di allerta e sta collaborando con le agenzie internazionali per monitorare la situazione.
La reazione dei fan
La reazione dei fan è stata immediata e comprensiva. Sui social media, molti hanno espresso il loro supporto per la decisione di Taylor, riconoscendo che la sicurezza deve venire prima di tutto. “Sono delusa, ma capisco e sostengo Taylor,” ha scritto un fan su X. “La sicurezza è più importante di qualsiasi cosa”.
La cancellazione dei concerti ha anche un impatto economico significativo. Gli eventi sold-out avrebbero attirato migliaia di fan da tutta Europa, generando entrate considerevoli per la città di Vienna. Gli organizzatori stanno lavorando per rimborsare i biglietti e valutare la possibilità di riprogrammare le date in futuro.
Foto: LaPresse.
