Non c’è Eurovision senza polemiche, Angelina Mango lo sa bene, e anche l’edizione del 2025 non fa eccezione. Mancano ancora due mesi all’inizio della gara, ma il Song Contest sta già facendo molto discutere. Prima ci sono state le provocazioni di Tommy Cash e della sua “Espresso Macchiato”, che prende in giro i cliché italiani. Poi c’è stata “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte, che è stata presa in analisi dall’European Broadcasting Union perché poteva infrangere alcuni punti del regolamento, dal momento che cita temi politici e religiosi. L’EBU ha poi deciso che la canzone del DJ non poteva offendere nessuno e ha dato il via libera affinché Gabry Ponte la porti in gara senza fare modifiche.
Prima censura all’Eurovision Song Contest: Miriana Conte cambia il testo della canzone
È andata diversamente per Miriana Conte. La rappresentante di Malta è stata costretta a modificare la sua Kant, che in maltese significa “cantare”, perché ricordava una parola inglese, “cunt”, decisamente più volgare.
Secondo il Times of Malta, era stata la BBC a fare la “spia”. La rete britannica avrebbe inoltrato un reclamo all’EBU chiedendo che il testo venisse modificato, e l’organizzazione ha deciso di procedere. Inizialmente Miriana Conte si era detta “sconvolta e amareggiata” per questa censura, soprattutto perché l’EBU le ha dato pochissimi giorni per trovare una soluzione, modificare la canzone e rimanere in gara. La cantante ci è riuscita, e ora Kant è diventata Serving.
I suoi fan, sui social, non l’hanno presa benissimo e la stanno incitando, una volta che sarà dal vivo sul palco della St. Jakobshalle di Basilea, a cantare la versione originale del brano. Li accontenterà?
Censure di questo tipo non sono così insolite: basta ricordare che i Måneskin avevano dovuto cambiare il testo di “Zitti e buoni” perché conteneva una parolaccia. Ai tempi la band non aveva fatto alcun tipo di critica. “Siamo ribelli, non scemi”, aveva detto Damiano David.
Foto: Instagram