Non è stato un caso, se proprio martedì 6 febbraio Alessandra Amoroso ha letto tutti i commenti ricevuti dagli haters in una conferenza stampa gremita, a poche ore dell’inizio del Festival di Sanremo. E non è stato un caso, se alla fine di questa toccante testimonianza, per Alessandra Amoroso è partito un emozionante applauso da parte di tutti i presenti.
La voce spezzata dall’emozione di Alessandra Amoroso ha ricordato a tutti che proprio martedì 6 febbraio, è stato il Safer Internet Day, una giornata nata per la sicurezza in rete giunta al suo 21° anno di attività e il cui obiettivo è quello di fornire ai giovani, così come alle loro famiglie, gli strumenti più efficaci per navigare in modo sicuro, tranquillo e responsabile nel mondo digitale. Il Safer Internet Day è un baluardo nato per contrastare le problematiche legate al cyberbullismo e all’identità digitale.
Il progetto #cuoriconnessi: Luca Pagliari presenta il quinto libro con Anna e Sergio
Il progetto #cuoriconnessi promuove la cultura del corretto utilizzo della tecnologia diffondendo i valori fondamentali su cui dovrebbe fondarsi una società moderna e, soprattutto, civile. Inoltre, mira a contrastare fenomeni come il cyberbullismo, il body shaming, il sexting e altre forme di distorsione presenti nella rete.
Giunto all’ottavo anno, il progetto #cuoriconnessi è realizzato grazie alla collaborazione tra Unieuro e la Polizia di Stato: in diretta su RDS, insieme ad Anna Pettinelli e Sergio Friscia, è intervenuto il giornalista Luca Pagliari, autore dei libri della collana #cuorconnessi in collegamento on-air e in TV sul canale 265 del digitale terrestre.
L’intervista integrale la potete vedere qui sotto.
“Come difendersi dalla piaga del Cyberbullismo?” domanda Anna, e ancora “come si vive questa realtà di chi ti odia e chi ti ingiuria?”.
“La situazione è che la tecnologia va a mille, e noi cerchiamo di trasformare tutto questo in un’opportunità e non in una trappola micidiale. Facciamo difficoltà a gestire le parole al bar, mentre online fatichiamo ad avviare un dialogo a causa delle bolle di consenso che ci portano ad un blackout. Questo libro di #cuoriconnessi, in cinque edizioni è un successo da 1 milione di copie: ed è un successo che funziona perché mettiamo storie con la sospensione del giudizio. Le storie sono dure, ma sono poi le scuole e le famiglie a muoversi con i ragazzi.”
Ma nel corso degli ultimi anni – ricorda Pagliari – il fenomeno è purtroppo in aumento, perché documentare la bravata è l’ultima frontiera di questo problema digitale. I ragazzi si trovano così a mettere la loro firma, rispetto a ciò che hanno fatto, senza rendersi conto evidentemente delle conseguenze cui vanno incontro.
Continua infatti Luca Pagliari:
“C’è un aumento, perché ogni cosa diventa challenge. Cosa possiamo fare? Mostrare che se sbagli ci sono delle regole. Mentre qui c’è ancora chi è convinto di trovarsi nella curva di uno stadio, dove puoi urlare quello che ti pare contro l’arbitro. Non è così.
Il dato confortante? Dal momento in cui il gruppetto che ha preso di mira qualcuno vede che c’è una forma di resistenza, si scioglie facilmente come neve al sole.”
Tutti i numeri del progetto #cuoriconnessi
• oltre 680.000 studenti hanno seguito le dirette streaming #cuoriconnessi in occasione degli scorsi Safer Internet Day;
• oltre 345.000 studenti hanno partecipato agli incontri virtuali con le scuole;
• 825.000 le copie dei primi quattro libri distribuite in Italia, della collana #cuoriconnessi e a firma
del giornalista Luca Pagliari. I testi sono oggi materiale didattico utilizzato in centinaia di scuole;
• oltre 275.000 copie dei primi quattro libri sono state scaricate in formato digitale dal sito e dai principali ebook store;
• 200.000 copie stampate delle due dispense a fumetti, dedicate alle scuole secondarie di primo grado, come supporto degli esercizi delle vacanze estive;
• oltre 3.000.000 di visualizzazioni sul canale YouTube di #cuoriconnessi, dove si possono trovare approfondimenti settimanali sulle diverse forme di cyberbullismo, (sexting, bodyshaming, revenge porn, ecc.) e le altre numerose forme di distorsione della rete.
Articolo publiredazionale