Doveva essere una ventata d’aria fresca nel sabato sera di Rai1, ma alla fine è diventato il caso più chiacchierato della stagione: “Ne vedremo delle belle”, il nuovo show firmato Carlo Conti, chiude i battenti con una settimana d’anticipo, lasciando dietro di sé un mix di aspettative mancate e dichiarazioni al vetriolo (ma garbate) del conduttore stesso.
Carlo Conti ammette: “Meglio chiudere prima” – Fine amara per “Ne vedremo delle belle”
A svelare l’anticipo della chiusura è stato proprio Dagospia, ma la conferma è arrivata poco dopo dallo stesso Conti, ai microfoni di LaPresse. Il programma, pensato per durare cinque puntate, terminerà invece sabato 12 aprile con la quarta.
“In realtà dovevamo fare cinque puntate con la pausa del Sabato Santo… Ma visto che il programma non è che vada benissimo, ho pensato: figuriamoci se sto fermo una settimana. Era sperimentale, meglio evitare di riprenderlo”, ha spiegato con sorprendente lucidità il conduttore.
L’idea era quella di riportare Conti in prima serata, dopo l’ondata di successo sanremese, con un programma tutto al femminile, popolato da dieci donne molto note della TV italiana. Ma qualcosa non ha funzionato: né il format, né (a detta dello stesso Conti) le dinamiche tra le protagoniste.
“È mancato il pepe tra le protagoniste, che era l’aspetto fondamentale… La voglia di fare spettacolo ha superato quella del battibecco”, ha dichiarato. “Se avessimo avuto un 30% di share ci si poteva anche fermare per una settimana. Ma così…”
Insomma, la chimica non è scattata. Al posto del fuoco, solo scintille spente. Un varietà senza varietà, un talk senza tensione.
Nonostante tutto, Conti non sembra amareggiato: anzi, rivendica il coraggio della sperimentazione, sottolineando che se non ci provano personaggi come lui o la Clerici, la Carlucci o Amadeus, chi dovrebbe farlo?
Ma il bilancio è chiaro: “Ne vedremo delle belle” non ha carburato, e Rai1 ha deciso di tagliare corto, prima che il sabato sera crollasse del tutto. Il varietà delle buone intenzioni si chiude con un mezzo applauso e un passo indietro. In attesa della prossima scommessa.
Foto: LaPresse.