Pochi giorni fa vi abbiamo riportato la notizia della prima scrematura sulle città che avevano presentato la propria candidatura per ospitare l’Eurovision Song Contest 2022 in Italia; oggi, grazie a quanto riportato dal sito Eurofestivalnews, la rosa delle candidate sembrerebbe ridursi a soli tre nomi: Torino, Milano e Bologna.
Il capoluogo del Piemonte sembrerebbe essere il candidato numero uno: lo scorso maggio, subito dopo la vittoria dei Måneskin all’Eurovision 2021 tenutosi a Rotterdam, il vice-direttore di Rai Uno Claudio Fasulo aveva già indicato Torino come probabile città ospitante, avendo tutti i requisiti richiesti dall’EBU, oltre a disporre di un centro di produzione della RAI, cosa che invece non ha Bologna.
La città emiliana, dal canto suo, ha però due “assi nella manica”, ovvero l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, scelta da tantissimi artisti del panorama musicale per i tour mondiali, oltre che sede di grandi produzioni italiane e internazionali, e il Padiglione 37 di Bologna Fiere, che vanta una capienza di oltre 10.000 spettatori.
Milano, invece, avrebbe proposto il Palazzo delle Scintille, attuale hub vaccinale, nel quartiere super-moderno di City Life; il palazzo non è di proprietà comunale, ma in caso di vittoria è già stato ricevuto l’ok per i lavori di ristrutturazione di adeguamento per la manifestazione europea.
La capitale, invece, pare già fuori dai giochi, perché la struttura presentata in fase di candidatura – il Palazzo dello Sport – non rispetta i parametri richiesti dagli organizzatori europei.
Sul fronte conduttori vige ancora gran riserbo, anche se non sono mancate alcuni rumors provenienti dai corridoi di viale Mazzini: il volto più probabile alla conduzione sembrerebbe essere quello di Alessandro Cattelan, che potrebbe quindi “accontentarsi” del palco dell’Eurovision, ora che il sogno Sanremo (almeno per quest’anno) è svanito con l’annuncio del tris di Amadeus.
Cattelan, 42 anni, sarebbe un candidato perfetto per la conduzione in quanto rientrerebbe nel profilo indicato dalle linee guida date in fase di organizzazione, ovvero un’età compresa tra i 30 e i 45 anni e un’ottima conoscenza della lingua inglese.
Accanto a lui continua a essere molto accreditata la presenza di Chiara Ferragni, anche se i dissapori tra la RAI e il marito di Chiara, Fedez, dopo il discorso del rapper durante il concerto del Primo Maggio, potrebbero favorire l’ingresso nella rosa dei conduttori di outsider, come per esempio Mika.
Il cantante, anche volto televisivo grazie alle numerose presenze in TV in qualità di giurato in vari talent nostrani e stranieri, è di madrelingua inglese, oltre a parlare fluentemente francese e italiano.
Chi la spunterà?
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