“Per noi funziona l’immaginazione”. Tra i tanti spettatori che commentano “Temptation Island”, molti si chiedono cosa succede a telecamere spente: oltre ai baci che si vedono in tv c’è di più o è tutto finto?
A rispondere a queste curiosità è Raffaella Mennoia, una delle autrici del programma e storica collaboratrice di Maria De Filippi. Intervistata da Repubblica ha spiegato che in altri paesi questo tipo di format è decisamente più sfacciato, mostrando immagini anche piuttosto esplicite. In Italia, invece, funziona un tipo di racconto diverso. Ecco le sue parole:
“Che cos’ha di diverso la versione italiana rispetto alle altre? L’abbiamo resa interessante grazie al montaggio, più di un bacio o una porta che si chiude non mostriamo. In altre edizioni è più hard. Per noi funziona l’immaginazione”
Commentando questo aspetto del programma, l’autrice ha tenuto a dire che per lei “Temptation Island” non è trash, proprio perché al centro del reality ci sono le emozioni e le storie dei protagonisti, lasciando fuori tutti gli altri aspetti più volgari. In tanti anni di tv ha però capito che ormai “trash” è un’etichetta che viene usata spesso. Così ha concluso:
“Ho capito che se non si comprende bene una cosa, la si etichetta subito dicendo: ‘È trash’. Poi chi lo dice, chissà, fa le stesse cose a casa sua”.
Etichette a parte, l’unica certezza è che le scelte fatte per il programma funzionano. “Temptation Island” continua a raccogliere ottimi risultati di share. A settembre, poi, tornerà con la sua prima edizione autunnale.
