La musica è fatta di emozioni, ricordi e cambiamenti. E quando a raccontarla è Gazzelle il viaggio diventa ancora più intenso. Ospite de “I Peggio più Peggio” insieme a Giovanni Vernia e Petra Loreggian, il cantautore romano ha condiviso il suo percorso artistico, l’ispirazione dietro il nuovo album Indi e l’emozione di salire su due dei palchi più importanti della sua carriera.
Il successo di “Indi” e il traguardo degli stadi
Dai primi testi scritti sui banchi di scuola ai 100 concerti che lo hanno portato a costruire un pubblico fedele, Gazzelle ha sempre fatto musica con autenticità. Il suo nuovo album, Indi, ha una copertina simbolica: una formica, emblema di resistenza e tenacia. “Una formica stecchita”, racconta lui, “che rappresenta le difficoltà del cantautorato vero, lontano dalle logiche di classifica”.
Oggi, dopo anni di sacrificio, quella formica è arrivata ai grandi palchi:
7 giugno – Circo Massimo, Roma
22 giugno – Stadio San Siro, Milano
Un salto incredibile che Gazzelle affronta con emozione: “Spero di essere all’altezza, ma non vedo l’ora.” Roma, la sua città, è sempre stata una fonte d’ispirazione e ora diventa lo scenario di uno dei momenti più importanti della sua carriera.
“Noi no” e l’ironia di “Evolution Song”
Nel suo brano “Noi no”, Gazzelle racchiude un mix di nostalgia e rabbia, con la consapevolezza che “il peggio passa sempre”. Un racconto di immagini ed emozioni, tra esperienze vissute e altre solo immaginate.
Proprio su questo concetto, su durante la diretta con Giovanni e Petra è nato un momento esilarante: l’ “Evolution Song”. Un esperimento in cui il testo di Noi viene ribaltato, trasformandosi in una versione ironica e spensierata, una vera e propria evoluzione del testo originale. Una riscrittura giocosa che ha sorpreso lo stesso Gazzelle, che ha scherzato: “Ma io mi dissocio!”.
Un momento che ha mostrato un lato diverso del cantautore, capace di prendere con leggerezza anche le sue canzoni più intense. Non resta che recuperarla tutta sul nostro canale YouTube