In questi giorni sul web la storia di Gabriele Camelo, insegnante delle scuole elementari, che anziché assegnare voti ai suoi alunni e alle sue alunne scrive dei messaggi personalizzati e motivazionali.
“Ciclicamente mi porto a casa i quaderni dei bambini, per supervisionarli, correggerli e dare un piccolo feedback costruttivo” ha raccontato il maestro e psicologo sui social. E le foto dei quaderni con i messaggi scritti dal maestro sono diventate virali.
I messaggi motivazionali al posto dei voti: la storia del maestro Camelo
“Il tuo quaderno è bellissimo e sono contento del lavoro svolto. Stai crescendo splendida e sei molto migliorata”, si legge in uno dei messaggi scritti dal maestro. Ed ancora “Sono contentissimo di te”, inizia un altro.
Su Facebook Camelo ha condiviso alcune foto di queste sue valutazioni e in moltissimi hanno reagito positivamente e commentato il post:
Non mancano le critiche di alcuni insegnanti che sostengono l’essenzialità del voto, ma allo stesso tempo i commenti positivi dei genitori dei bimbi e delle bimbe che ricevono questo tipo di valutazione sostengono il contrario: “Anche la nuova maestra di mio figlio fa così….grazie a lei crede più in se stesso.” Commenta ad esempio un utente.
Foto: Facebook.
