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La ricerca conferma: le zampe dei cani sono molto meno sporche delle nostre scarpe

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Pubblicato il 04/01/2024
Di Team Digital
La ricerca conferma le zampe dei cani sono molto meno sporche delle nostre scarpe

Uno studio ha confermato che le zampe dei cani - dopo una passeggiata - risultano molto meno sporche delle nostre scarpe.


Le zampe dei cani, che in molti tendono a pulire dopo una passeggiata – una volta rientrati dentro casa – sono molto più pulite delle suole delle scarpe.
Pulire le zampe del proprio cane, per molti è una prassi, ma è tuttavia corretto ricordare, che i cani puliscono naturalmente le proprie zampe leccandole e questo è un comportamento normale quando il cane è per lo più infastidito da qualcosa.

Di norma, i cani non amano che gli vengano pulite le zampe, ma se vale la pena farlo, allora basta semplicemente usare acqua tiepida e un panno morbido: e non occorre usare alcun tipo di detergente.


La ricerca conferma: le zampe dei cani sono molto meno sporche delle nostre scarpe


La facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Utrecht (nei Paesi Bassi), ha condotto un test sulle zampe di 25 cani, e – al tempo stesso – ha fatto un test analogo sulle scarpe delle persone che hanno portato a spasso i cani durante una passeggiata che oscillava dai 15 ai 30 minuti.
Il risultato? Le zampe del miglior amico dell’uomo sono decisamente più pulite delle suole delle scarpe di chi li ha portati a spasso.


Con l’utilizzo dei tamponi, sotto le suole delle scarpe sono stati individuati dei batteri fecali della famiglia delle Enterobacteriaceae: si tratta – per intenderci – di quel tipo di batterio capace di provocare l’infiammazione dell’intestino, oltre che la diarrea. Questi batteri non erano presenti invece sotto la maggior parte delle zampe dei cani, mentre quando il batterio è stato rilevato – in casi rarissimi – il valore riscontrato corrispondeva ad una soglia molto, molto più bassa rispetto a quella esaminata e riscontrata sotto le suole delle scarpe.

In altre parole, al netto di questo studio, si evince che quei locali che non fanno entrare i cani per motivi igienici, dovrebbero pensare (forse) un po’ di più alle scarpe dei propri clienti.
Si pensi ad esempio, che stando a Guide Dogs for the Blind, nel Regno Unito al 75% dei proprietari di cani guida è stato addirittura rifiutato l’accesso in un locale.


Immagine di copertina: iStock


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