Con il decreto rilancio sono state approvate le “Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia”, più comunemente chiamate Family Act. Il sito pmi.it ha fatto il punto della situazione su tutti gli aiuti previsti per le famiglie.
Al momento non sono state ancora comunicate le modalità per richiedere l’Assegno universale, ovvero la misura prevista per tutte le famiglie con figli fino a 18 anni. Sarà indipendentemente dal reddito, ma con una quota variabile aggiuntiva prevista in base a determinati scaglioni ISEE e una maggiorazione del 20% per i figli successivi al primo. Si prevede che sarà disponibile a partire dal 2021.
Saranno previste degli aiuti per l’Istruzione e autonomia dei figli con agevolazioni fiscali, esenzioni, deduzioni dall’imponibile o detrazioni d’imposta sul reddito delle spese sostenute. Saranno previste agevolazioni fiscali per l’acquisto di libri di testo universitari e nuove detrazioni per l’affitto di studenti o giovani coppie fino a 30 anni. il decreto attuativo chiarirà le agevolazioni nel dettaglio, i requisiti di accesso e le modalità di fruizione.
Il congedo per i papà diventerà strutturale a dieci giorni, in adeguamento alle normative europee. Le modalità di richiesta del congedo di paternità dovrebbero rimanere quelle attuali: per poter usufruire dei giorni di congedo il padre lavoratore dipendente deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro le date di fruizione. Nei casi di pagamento diretto da parte di INPS, la domanda si presenta online all’Ente attraverso il servizio dedicato.
Il congedo parentale di due mesi non sarà cedibile all’altro genitore, ovvero non si avrà più la possibilità di scegliere di far utilizzare l’intero congedo a uno solo dei due genitori. Le modalità dovrebbero rimanere quelle consuete: la domanda di congedo parentale deve essere presentata all’INPS telematicamente, eventualmente con il supporto dei Contact Center o dei patronati.
Verranno introdotte cinque ore di permesso retribuito in più per recarsi al colloquio con i professori e partecipare in maniera attiva al percorso di crescita delle proprie figlie e figli. Sarà infine incentivato lo smart working, concesso in modo prioritario alle lavoratrici madri fino alla maggiore età del figlio e ai genitori con figli fino a 14 anni.
Foto di archivio, via fshoq