Dopo le prime prove in Francia, in Finlandia e in altri paesi europei, inizia anche in Italia la sperimentazione dei cani anti-covid. Dopo un addestramento specifico, il cane è in grado di individuare una persona positiva al covid, sia sintomatica che asintomatica, con un’efficacia del 95%. I primi saranno pronti tra circa un mese e saranno impiegati in aeroporti, stazioni e altri luoghi dove si possono creare assembramenti.
Intervistato da Il Corriere, il Direttore Operativo dell’Italpol Antonio Del Greco ha spiegato come verranno utilizzati questi nuovi tipi di controlli. “I cani saranno impiegati in luoghi dove ci sono assembramenti e persone in fila in modo da semplificare il lavoro degli uomini e renderlo più preciso rispetto a quello ordinario” – spiega Del Greco – “Il vantaggio è evidente. Il cane passa per la fila, laddove esclude vuol dire che c’è non c’è il fenomeno molecolare, laddove il cane ha una reazione, invece, è possibile estrapolare quella persona dalla fila rendendo molto più semplice e veloce il lavoro di controllo”.
Oltre a velocizzare l’isolamento dei positivi, l’impiego dei cani anti-covid potrebbe diventare un ottimo deterrente per coloro che, pur di prendere un treno o un aereo, decidono di assumere medicine per abbassare la temperatura corporea e non essere fermati ai controlli.
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